SIRACUSA – “Per quello che noi sappiamo non c’è nessun passo indietro. Il monumento è tutelato. Ma questo non lo diciamo noi, questo lo dicono le relazioni degli archeologi che ogni anno puntualmente nella fase di montaggio e smontaggio dell’attrezzatura necessaria alle rappresentazioni classiche redigono una relazione accuratissima con delle foto e dei rilievi fatti prima e dopo lo spettacolo”. il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, oggi nel corso di una conferenza stampa ha chiarito la volontà dell’amministrazione comunale in merito alle polemiche sull’uso del teatro greco per la stagione di concerti organizzati al termine degli spettacoli classici della Fondazione Inda.
“E’ la commissione Anfiteatro Sicilia che di fatto rilascia le autorizzazioni e stila un programma – ha aggiunto -. Aggiungo che per tutti gli spettacoli, sia per gli spettacoli Inda che per tutti gli altri che si svolgono al teatro greco, esistono una serie di innumerevoli prescrizioni che vanno a contingentare e a regolamentare tutte le attività che si possono svolgere all’interno del teatro ai fini della tutela. Tutela che per noi deve essere massima e a cui noi come amministrazione comunale teniamo enormemente”.
“Da un punto di vista materiale posso dire che il teatro greco non è né cariato né spezzato. Questo lo dicono gli archeologi che fanno il sopralluogo prima di ogni di ogni evento e di ogni stagione”, osserva l’assessore alla cultura Fabio Granata. In merito agli esposti in Procura, Granata ha parlato di un profilo “di procurato allarme nell’affermare alcune cose che scientificamente sono oggettivamente non vere, così come non è vero che l’impalcatura può produrre danni materiali o che i decibel hanno prodotto dei danni. Questa è la realtà oggettiva. Poi noi lasciamo ai tecnici e agli esperti la volontà di esprimersi”.