CATANIA – Dopo essere stata depennata dalle graduatorie provinciali, in seguito a pronuncia del giudice amministrativo, una docente catanese era stata reinserita con efficacia retroattiva, non potendo però partecipare al piano straordinario di assunzioni che aveva avviato la cosiddetta legge sulla “Buona scuola” del governo Renzi. Con ricorso proposto al tribunale di Catania la docente aveva rivendicato il proprio diritto ad essere assunta a tempo indeterminato e ad avere risarciti i danni subìti.
Il giudice del lavoro ha accolto il ricorso accertando che la docente aveva diritto a partecipare al piano di assunzioni straordinario del 2015 e dichiarando il suo diritto ad essere assunta a tempo indeterminato con decorrenza dall’anno scolastico 2015/2016. Il tribunale ha anche condannato il ministero dell’Istruzione ad un maxi risarcimento per i danni subiti dalla docente quantificato in oltre 100 mila euro, cui dovrà aggiungersi anche l’ulteriore somma pari alle retribuzioni che la docente avrebbe dovuto percepire dal giorno del deposito del ricorso – nel 2020 – fino all’effettiva immissione in ruolo. Sebbene non sia la prima decisione in tal senso, a differenza delle altre la sentenza del tribunale di Catania ha liquidato una somma a titolo di risarcimento del danno fino ad oggi ancora non registrata in misura così elevata.