CATANIA – “E’ una cosa che non mi spiego, fuori dalla logica politica, che invece vuole che si concordi tra partiti alleati. Raffaele Lombardo, leader del Mpa, a margine dell’assemblea del movimento boccia la candidatura alla poltrona di sindaco di Catania di Valeria Sudano, parlamentare nazionale della Lega, ufficializzata ieri. “Il nostro esponente e sindaco di Adrano, Fabio Mancuso – aggiunge Lombardo prima di partecipare alla riunione – giovedì scorso ha partecipato a un incontro per cominciare a parlare di candidati del centrodestra su Catania e altre città. Ci si è aggiornati, ma poi, l’indomani, esce la candidatura di un partito. Ma siamo sicuri che è un partito, che è quello della Lega? Io esprimo una valutazione diversa. Penso che bisognerà vedere la prossima settimana: o esplode tutto a seguito della iniziativa di ieri, ma mi auguro sinceramente di no, o il resto del centrodestra si aggrega e a questo punto sarebbe opportuno che qualche candidatura venuta fuori prima del tempo si ritirasse”.
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Lombardo precisa: “Mi candiderei alla carica di sindaco solo se dovessimo andare da soli. Ma la soluzione migliore è quella di una scelta condivisa con tutta la coalizione: in quel caso la mia candidatura non avrebbe senso, meglio un giovane e noi di nomi ne abbiamo tanti. Amo Catania ma ho due nipotini e il ruolo di nonno confligge con l’impegno diretto di venti ore al giorno come quello che ho speso quando ero vice sindaco con Umberto Scapagnini. Per Palazzo degli Elefanti è bene che ci sia invece un giovane vigoroso e forte”.
Secondo Lombardo prima di parlare di candidature occorrerebbe varare “un programma, e noi – osserva – lo abbiamo, e lo proporremo, che abbia una visione del futuro della città. Di una grande città del Sud con grandi investimenti, ma anche con la gente che trova lavoro e in cui il disagio venga ridotto al minino, se non eliminato. Su questo si può costruire un’intesa su chi sarà la persona maggiormente adeguata a poterlo attuare”.