AGRIGENTO – Abusando della sua qualità di dipendente pubblico, avrebbe chiesto “favori sessuali da donne a cui avevano ritirato la patente o a familiari di queste”. Questa l’accusa a carico di un impiegato dell’Asp di Agrigento presso l’ufficio patenti speciali, adesso in quiescenza, a cui oggi la polizia ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. L’attività di indagine della Procura ha permesso di ricostruire che il dipendente pubblico dell’Asp, “a causa del suo servizio era a contatto diretto con l’utenza dell’ufficio e ha abusato, con plurime condotte, nell’intercessione di pratiche, intervenendo nel suo normale iter burocratico con almeno quattro donne, ma non si può escludere che le vittime delle turpi attenzioni siano maggiori”.
L’inchiesta ha incontrato molte difficoltà, dettate da naturali meccanismi di difesa e resistenza da parte delle vittime. La polizia è riuscita però “a raccogliere sufficienti elementi per cristallizzare – scrivono gli investigatori – le pretese e i ricatti a sfondo sessuale di cui alcune donne sono state oggetto. Donne che non avevano nemmeno presentato denunce per vergogna o imbarazzo”.