“Amoxicillina introvabile”: intervenga il governo e nel frattempo si susseguono gli appelli dei pediatri per sopperire alla carenza di farmaci essenziali. Da diverse settimane scarseggiano in tutta Italia le forniture dell’antibiotico Amoxicillina, appartenente alla famiglia delle penicilline e utilizzato contro varie malattie infettive nei bambini, dalla scarlattina all’infezione da streptococco di tipo A. Il farmaco è infatti indicato nella lista di quelli attualmente carenti, pubblicata sul sito dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). L’Amoxicillina risulta non disponibile per varie tipologie ed aziende produttrici. Per alcuni formati la data di fine carenza è indicata entro la fine di maggio, ma per altre tipologie bisognerà attendere la fine dell’estate per un ritorno alla piena disponibilità. Quanto ai motivi della carenza, l’Aifa ne indica vari: l’elevata richiesta, problemi produttivi, la temporanea mancanza di commercializzazione o forniture discontinue. Sono comunque disponibili farmaci equivalenti, anche se in alcune regioni iniziano a diminuire le scorte. In ogni caso, l’Aifa consiglia di rivolgersi allo specialista o al medico di fiducia. Dall’emergenza per la mancanza di Amoxicillina ad un allarme che per fortuna sta lentamente rientrando. Scende ancora la curva del Covid e si allentano ulteriormente le restrizioni. Saranno gli ospedali, a discrezione, a decidere sull’esecuzione del tampone per l’accesso ai Pronto soccorso. Lo prevede un’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha prorogato l’utilizzo della mascherine soltanto nelle Rsa e nei reparti ospedalieri con pazienti fragili. Infine saranno i singoli medici di famiglia e pediatri a decidere in merito all’obbligo di continuare ad indossare le mascherine nei propri studi.
Amoxicillina introvabile, allarme dei pediatri
Carente la fornitura di un farmaco essenziale per i bambini