CATANIA – Due agenti di polizia penitenziaria del carcere di Piazza Lanza di Catania sono rimasti feriti in due diversi episodi all’interno dei reparti detentivi e hanno dovuto far ricorso alle cure mediche presso l’ospedale cittadino. Lo rende noto il consigliere nazionale per la Sicilia del Sappe Francesco Pennisi che manifesta solidarietà ai due poliziotti, aggiungendo che quanto accaduto “ha riportato alla ribalta le difficoltà della struttura detentiva e delle gravi condizioni operative nelle quali lavora ogni giorno il personale di polizia penitenziaria”.
E’ l’ennesima aggressione a poliziotti nelle carceri di Catania. Da metà marzo sono rimasti feriti cinque agenti di polizia penitenziaria durante episodi di violenza verificatisi sia nella struttura di Piazza Lanza sia nel carcere per i minorenni di Bicocca. “Ormai – dice Pennisi – la situazione è totalmente degenerata: decine di eventi critici fanno seriamente presupporre che sussistano seri problematiche nella catena di comando. Basta con le parole. I superiori organi dipartimentali e le istituzioni politiche devono con urgenza intervenire e porre fine a questo massacro della Polizia Penitenziaria. Il Sappe dice veramente basta!”.
Donato Capece, segretario generale del sindacato, si appella al ministro guardasigilli Carlo Nordio e gli chiede “un netto cambio di passo sulle politiche penitenziarie del Paese”. “E’ necessario – dice Capece – prevedere un nuovo modello custodiale. Mi riferisco alla necessità di nuove assunzioni nel corpo di polizia penitenziaria, corsi di formazione e aggiornamento professionale, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, promessi da mesi dai precedenti vertici ministeriali ma di cui non c’è traccia alcuna in periferia. Confidiamo dunque che ora si vedano finalmente fatti concreti”.