CATANIA – Un detenuto straniero con problemi psichici dell’Istituto penale per minorenni di Catania ieri sera ha dato fuoco al materasso e ad alcune suppellettili della sua cella. Immediati i soccorsi del personale di polizia penitenziaria. Uno dei poliziotti è caduto ed è poi finito al pronto soccorso, dove gli hanno diagnosticato la frattura di tibia e perone. A breve sarà operato. A rendere noto l’accaduto è il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe). Il sindacato in una nota denuncia “per l’ennesima volta il ripetersi di eventi critici presso il carcere minorile di Catania, oramai divenuto teatro dì problematiche sempre più evidenti”, augura “una pronta guarigione al collega ferito” e auspica “in un tempestivo intervento dell’amministrazione della giustizia minorile e di comunità sulla gestione dell’istituto minorile catanese”.
Anche il segretario nazionale per la Sicilia del Sappe, Calogero Navarra, esprime “vicinanza e solidarietà” al personale di polizia penitenziaria in servizio nella struttura e ricorda che “il Sappe denuncia da tempo che le carceri sono diventate un colabrodo per le precise responsabilità di chi ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna e in danno delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria”. Sull’accaduto è intervenuto anche il segretario generale del Sappe, Donato Capece. “Io credo sia grave la sottovalutazione delle grida di allarme che il Sappe lancia da mesi sulla crisi delle carceri minorili. E’ questa l’ennesima volta che in poche settimane i detenuti appiccano le fiamme in alcune celle di una struttura detentiva per minori dove continuano a essere ristretti ancora molti adulti. Nulla è stato fatto, zero assoluto, e i risultati sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti”, conclude Capece”.