Una partita che cambia volto in più occasioni e alla fine il Catania perde l’opportunità di proseguire la striscia vincente che si ferma a 14 successi di fila. La Sancataldese porta a casa il 3-3 in una gara nervosa che comincia con il vantaggio verde amaranto. Zerbo vede l’incursione di Baglione che è bravo a mettere in rete lo 0-1 sfruttando una disattenzione dei rossazzurri. Ce ne saranno altre nel finale, ma intanto gli etnei devono subito rimontare. Ferraro sceglie la squadra che gli dà più garanzie al momento, quella che potremmo definire titolare. E’ Rapisarda a suonare subito la carica ma la sua conclusione al sesto fa solo sussultare il Massimino.
I tifosi del Catania, oggi quasi quattordicimila allo stadio, possono esultare per il pareggio al diciottesimo. Chiarella si fa vedere sull’esterno di destra, sul suo cross Brumat per anticipare Vitale mette direttamente nella sua porta. Tre minuti dopo è invece Oppizzi a salvare sulla linea sull’incursione del centrocampista catanese. I rossazzurri caricano per prendersi la vittoria e su Sarao ci potrebbe stare anche un rigore. Si infortuna Somma e Ferraro decide di sostituirlo con De Luca, spostando Russotto prima sulla linea dei centrocampisti, con Rizzo in difesa e poi esterno basso a sinistra, con Castellini spostato al centro. A fine primo tempo arrivano altre occasioni per il Catania, ma i primi 45′ si chiudono sull’1-1.
Nella ripresa, Lodi e compagni caricano ancora: vogliono la quindicesima di fila. Dolenti vede spesso i rossazzurri davanti a sé. Si salva in avvio di secondo tempo, ma deve capitolare dopo il quarto d’ora. Giovinco appena entrato batte una punizione dal limite, forte e sotto la barriera. Il pallone entra e il Catania va in vantaggio, mentre la squadra accompagna l’autore del gol a esultare sotto la curva. Trascorrono due minuti e Sarao, nel momento migliore della sua stagione, segna quello che un tempo veniva chiamato un eurogol. Gran conclusione che supera Dolenti e porta il Catania sul 3-1. Un’esecuzione da ammirare più volte: un tiro preciso e potente dell’attaccante che si sta giocando al meglio le carte per un futuro rossazzurro.
Sembra finita ma non è così. Perché gli etnei hanno varie opportunità di chiudere il match, ma non ci riescono e perché la Sancataldese invece riesce a riaprire al gara con una conclusione di Deiana che si libera bene, poi tira forte ma centrale sorprendendo Bethers. Al quarantesimo è 3-2. Trascorrono due minuti e su punizione da destra, diventa protagonista Bonanno. Tanti saltano in area ma non arriva la deviazione. La traiettoria si spegne nell’angolo alla destra di Bethers. E’ il gol che definisce la Sancataldese, bestia nera del Catania. Tre partite in stagione e mai una vittoria (un record considerando il numero di successi del Catania). Il finale dopo il fischio dell’arbitro Bianchi di Prato alla guida di una terna interamente femminile, vive del nervosismo che ha caratterizzato l’intera gara, con gli animi che si accendono ancora una volta. Resta il 3-3 conclusivo che lascia l’amaro in bocca a un Catania che, al di là degli episodi, poteva gestire senza dubbio meglio l’ultima parte dell’incontro.
CATANIA-SANCATALDESE 3-3
Catania (4-3-3): Bethers, Rapisarda, Somma (31’ pt De Luca), Lorenzini, Castellini, Rizzo, Lodi (12’ st Giovinco), Vitale (41’ st Baldassar), Chiarella (27’ st Buffa), Sarao (30’ st Litteri), An. Russotto. A disposizione: Groaz, Pedicone, Di Grazia, De Respinis. Allenatore: Ferraro.
Sancataldese (3-4-2-1): Dolenti, Brumat, Rechichi, Oppizzi (22’ st Deiana Testoni), Garzia (14’ st Cutrona), Incatasciato (25’ st Rodriguez), Calabrese (33’ st Toure), D’Agata, Zerbo (39’ st Tuccio), Baglione, Bonanno. A disposizione: La Cagnina, Petrucci, Capitano, Murania. Allenatore: Infantino.
Arbitro: Deborah Bianchi (Prato).
Reti: pt 3’ Baglione, 19’ autorete Brumat; st 12’ Giovinco, 18’ Sarao, 40’ Deiana Testoni, 42’ Bonanno.
Note. Ammoniti: Sarao, Rapisarda, Rizzo, An.Russotto, Calabrese. Angoli 9-1. Recupero: pt 3’; st 5’.