CATANIA – “St a Catania, un gioiello del Sud” è “primo esempio del Pnrr in atto, utilizzato in modo intelligente e produttivo, dove c’è anche un ruolo dell’Europa e dell’Italia che hanno promosso la ricerca”. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è profuso in commenti entusiastici durante la sua visita all’St Microelectronics di Catania. “Siamo nella calma dell’occhio del ciclone – ha dichiarato il ministro -, un caso di eccellenza che può fare da traino per altri. Qui, in St, abbiamo avuto la presenza discreta ma vigile dello Stato che ha contributo allo sviluppo con il giusto sistema di incentivi. Sono orgoglioso di questo risultato: abbiamo avuto l’intuito della strategicità di questo progetto”.
Per il segretario generale Fim Cisl Sicilia Pietro Nicastro “la visita del ministro dimostra l’attenzione del governo nazionale verso tutto il settore della microelettronica in Italia e in particolare in Sicilia. Gli obiettivi dell’Unione europea di arrivare al 20% di chips prodotti entro il 2030 dall’attuale 9% deve passare, dal nostro punto di vista, anche dall’Etna Valley. Gli investimenti già annunciati per il sito di Catania per 730 milioni di euro (con la sovvenzione diretta dello Stato di 292,5 milioni di euro dal Pnrr) per la realizzazione della fabbrica di substrati di carburo di silicio, prima nel suo genere in Europa, e con la assunzione diretta di 700 persone sono una realtà”.