LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Tre barchini carichi di migranti sono affondati al largo di Lampedusa. Nel primo caso un peschereccio ha salvato 34 migranti e recuperato il cadavere di un uomo. Il gruppo di sopravvissuti e la salma sono stati trasbordato sulla motovedetta della guardia costiera che ha portato tutti a Lampedusa. Sono in corso le ricerche, sarebbero una ventina i dispersi. I migranti, originari di Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Isole Comore e Sudan hanno raccontato d’aver pagato da 500 a 600 euro per il viaggio e che sul barchino in metallo c’erano dieci taniche di carburante da venti litri ciascuna.
Un secondo barchino è affondato poco più tardi. Quarantadue persone sono state soccorse dalla guardia costiera, fra cui 5 donne e 3 minori, ma stando alle dichiarazioni dei naufraghi ci sarebbero tre dispersi, tutti uomini. Il gruppo ha riferito di essere salpato da Sfax, in Tunisia, alle 22 di sabato scorso, un’ora dopo rispetto al primo natante naufragato. I sopravvissuti hanno riferito di essere originari di Benin, Camerun, Congo, Guinea, Mali, Sierra Leone e Sud Sudan.
Il terzo barchino trasportava 37 persone: 36 quelle salvate dalla guardia di finanza, fra cui 8 donne e 3 minori. Recuperato il cadavere di una giovane donna. La barca di 7 metri sulla quale viaggiavano i profughi originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Guinea, Mali e Sud Sudan, aveva già imbarcato acqua quando alla vista della motovedetta alcuni degli extracomunitari si sono alzati in piedi per cercare, sbracciandosi, di chiedere aiuto. Ed è in quel momento che il natante si è ribaltato e i migranti sono finiti in acqua. Una donna, che dovrebbe avere circa 26 anni, è annegata.
Durante la notte appena trascorsa e sino a ora, dal solo flusso tunisino sono state soccorse ben 35 imbarcazioni che hanno portato al salvataggio di circa 1.200 persone, tutte sbarcate a Lampedusa, come rende noto la guardia costiera.