Notte d’inferno a Lampedusa dove con 19 imbarcazioni, soccorse al largo dell’isola o approdate direttamente sulla terraferma, sono sbarcati altri 705 migranti. Dieci, nello specifico, le carrette agganciate da mezzanotte fino all’alba con a bordo 316 persone. Ieri, invece, gli sbarchi erano stati complessivamente 28 con un totale di 1.117 persone. All’hotspot di contrada Imbriacola, all’alba, c’erano 2.698 ospiti, a fronte di una capienza di 380 persone.
Ieri, fra l’area Sar italiana e le acque antistanti Lampedusa, si sono verificati quattro naufragi: due i cadaveri, fra cui quello di una giovane donna, recuperati, tre le persone (compreso un bimbo di 8 mesi) finite al poliambulatorio, 17 i dispersi, per i quali le ricerche vanno ancora avanti, e complessivamente 165 i superstiti portati all’hotspot. Sull’isola è, ancora una volta, emergenza nel centro di prima accoglienza. Ieri, con i due traghetti di linea per Porto Empedocle, su disposizione della Prefettura di Agrigento, erano stati trasferiti complessivamente 539 migranti: gli ultimi in ordine di tempo sono stati 359 sulla motonave Pietro Novelli che ha attraccato a Porto Empedocle. Per oggi, la Prefettura, d’intesa con il Viminale, ha disposto un ulteriore spostamento con la nave di linea a Porto Empedocle ed il successivo trasferimento a Messina, Palermo, Caltanissetta e in Basilicata e Molise. Ed oggi, alle 13.50, è prevista la visita del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che verrà accolto dal prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, e dal sindaco delle Pelagie Filippo Mannino.