LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Un barchino di 7 metri, con 38 migranti a bordo e un cadavere, è stato soccorso a largo di Lampedusa da una motovedetta della Guardia costiera. Nel gruppo anche 11 donne e 8 minori, originari di Costa d’Avorio, Guinea, Camerun e Nigeria. I migranti hanno riferito di essere partiti da Sfax, in Tunisia, alle ore 20 di venerdì scorso. La vittima sarebbe un giovane nigeriano colto, secondo le primissime informazioni da Guardia costiera e polizia, da improvviso malore. A ucciderlo potrebbe essere stata l’ipotermia. A bordo della “carretta” c’erano 38 migranti, fra cui la moglie e i tre figli minorenni del nigeriano deceduto. La salma è stata portata nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana.
E sono stati 17, con un totale di 679 persone, gli sbarchi registrati nell’arco di 24 ore nell’isola delle Pelagie. I soccorsi sono iniziati a partire dalle 9 di ieri e sono andati avanti – a opera di Guardia di finanza, Capitaneria e assetti Frontex – per l’intera giornata. A sbarcare a Lampedusa anche tante donne e bambini. I diversi gruppi giunti ieri hanno riferito di essere partiti da Zarzis, Chebba, Jebiniana e Kerkenna e d’aver pagato fino a 4mila dinari per riuscire ad arrivare in Italia. Dopo i 17 sbarchi di ieri e i 5 della notte, nell’hotspot di contrada Imbriacola ci sono sono 1.436 migranti.