CATANIA – E’ stata riaggiornata al prossimo 11 maggio la convocazione per la procedura di licenziamento dei lavoratori di Pubbliservizi. Lo hanno concordato questa mattina in sede di riunione davanti al Centro per l’impiego di Catania il responsabile Sergio De Matteo, i curatori giudiziali della società partecipata di Città metropolitana e le parti sindacali. Ci sarà una proroga di 10 giorni rispetto alla scadenza del procedimento previsto per i primi giorni di maggio, finalizzata al nuovo incontro cruciale per le sorti delle 331 unità lavorative di Pubbliservizi. Per quella data sarà noto l’esito della manifestazione di interesse per l’acquisto di azienda (personale, attrezzature, beni strumentali, automezzi e contratti per servizi), avviata dalla curatela giudiziale, la cui asta si chiuderà il 10 maggio. Già nel corso del vertice che si è tenuto ieri in Città metropolitana il commissario straordinario Piero Mattei e l’amministratore unico dell’Azienda speciale Servizi Città Metropolitana di Catania, hanno comunicato ai sindacati l’intenzione di presentare un’offerta mettendo sul piatto le risorse necessarie che nei prossimi giorni verranno impegnate con un apposito decreto. Volontà che è stata ribadita anche questa mattina dal numero uno di Scmc Mario Balsamo, presente alla riunione del Cpi insieme al direttore generale dell’ente metropolitano Salvatore Galizia, che ha anche confermato l’intenzione di voler aprire a partire dal 2 maggio un tavolo tecnico permanente volto al passaggio del personale ed alla definizione dei dettagli per l’avvio delle attività aziendali da giorno 16. Nel contempo si dovrà anche stipulare l’accordo sindacale previsto nel bando per la presentazione della proposta di acquisto dell’intero pacchetto Pubbliservizi. Un tour de force, quindi, per evitare l’interruzione definitiva dei rapporti di lavoro con la scadenza dell’esercizio provvisorio accordato dal tribunale per Pubbliservizi fino al 15 maggio, come ricorda il segretario della federazione Ugl igiene ambientale Catania Giuseppe D’Amico. “Finalmente abbiamo quantomeno un cronoprogramma di scadenze e appuntamenti che ci consente di poter ragionare in modo ordinato e trovare le soluzioni migliori per la tutela dei posti di lavoro esistenti. Ci aspettiamo dunque l’arrivo già da oggi stesso di una chiamata, da parte dell’amministratore di Scmc, per vederci da martedì e discutere sul piano industriale, sul nuovo organigramma aziendale e su tutte quelle peculiarità indispensabili per permettere un transito non di certo traumatico dei dipendenti – aggiunge D’Amico. Per questo, al momento, preferiamo non parlare di numeri e tantomeno di altre ipotesi se prima non iniziamo l’esame del business plan che la ditta incaricata da Città metropolitana deve ancora trasmettere. Su una cosa però siamo sicuri – conclude il segretario provinciale della Ugl Igiene ambientale – non accettando compromessi, ovvero il fatto che nella nuova Azienda devono passare tutti i lavoratori, così come siamo consapevoli che l’alimentazione di ogni sorta di tensione nonché di attività di disinformazione è un elemento altamente negativo in questa fase delicata e va scongiurato.”
Pubbliservizi, altri dieci giorni di speranza
Catania. C'è uno spiraglio per i 331 lavoratori