LAMPEDUSA (AGRIGENTO) – Il cadavere di un migrante è stato trovato all’alba dagli uomini della Capitaneria di porto in mare davanti a Lampedusa. La motovedetta Cp273 stava rientrando verso molo Favarolo, dopo aver soccorso 37 persone, quando è stato avvistato in acqua il corpo di un un giovane, tra i 20 ai 30 anni, in stato di saponificazione. Il corpo è stato portato alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. Nel piccolo stanzino salgono a 10 le bare sistemate alla meno peggio. Otto sono le salme dei migranti, fra cui due donne, recuperati dopo il doppio naufragio del 24 marzo scorso in area Sar maltese. Mercoledì scorso era stata recuperata la salma di una giovane.
Intanto sono ripresi gli sbarchi. Otto barchini, con a bordo complessivamente 352 persone, sono stati soccorsi fra la notte e l’alba davanti all’isola delle Pelagie. Tutti i gruppi, composti da 34 (7 donne e 1 minore), 7 (tutti uomini), 38 (11 donne), 71 (18 donne e 2 minori), 25 (11 donne e 1 minore), 59 (tutti uomini), 81 (9 donne e 8 minori) e 37 (2 donne), hanno dichiarato ai militari della Guardia costiera di essere partiti da Sfax, in Tunisia, pagando da 2.500 a 3mila dinari. La maggior parte dei nuovi arrivati è risultata essere originaria di Nigeria, Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali e Tunisia. E sono tornate a salire le presenze nell’hotspot di contrada Imbriacola. Al momento sono 704 gli extracomunitari a fronte di 380 posti disponibili. La Prefettura di Agrigento sta organizzando e predisponendo trasferimenti.