E’ stato dal 1992 fino al 2001 l’ultimo direttore dell’istituto di Anatomia umana normale dell’Università di Catania nello storico Palazzo Ingrassia. Salvatore Castorina, però, nonostante i 94 anni compiuti il 20 novembre 2022, ritiene, e chi lo ha ascoltato nel suo intervento in aula magna aggiungerebbe “a ragione”, di potere dare ancora il suo contributo per la formazione degli studenti delle Scuole della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ateneo catanese. E non solo agli studenti. Il suo libro “Anatomia umana ragionata – Guida allo studio Medical Live Anatomy” non è solo un omaggio alla Facoltà dello Studium etneo ma un prezioso alleato per i docenti impegnati a formare la generazione medica di domani. Ed ecco perché alla presentazione non mancava nessuno: dal rettore Francesco Priolo al presidente dell’Ordine dei medici Igo La Mantia, dal presidente del corso di laurea Pietro Castellino alla direttrice del Dipartimento Ingrassia, Antonella Agodi.
“Il manuale è pensato per aiutare lo studente di medicina a possedere la conoscenza della cosiddetta ‘gross anatomy’ – spiega l’autore – accompagnato nella scoperta del meccanismo che sta alla base del progetto organizzativo dell’organo, espresso da un codice tutto rappresentato nello zigote, che si esprime nella evoluzione embrio fetale realizzando cellule e tessuti che si differenziano secondo procedure che, salvo ‘incidenti di percorso’, in successione temporale cronometrica si differenziano realizzandosi apparati idonei a esprimere le funzioni che definiscono la vita animale: eccitabilità, metabolismo, locomozione, riproduzione”.
Castorina riconosce la modernità del termine genoma che definisce tale codice e come “il genetista e l’embriologo di questa generazione godano del privilegio di individuare, proprio nel genoma, il gene che induce l’organo e nell’errore di sequenza individuare la eventuale causa della patologia malformativa”. “Il medico di questo millennio ha in mano risorse tecnologiche per cui l’accesso all’organo è reso possibile dall’imaging nelle sue varie espressioni – continua Castorina – è il motivo per cui l’approccio anatomico sul vivente (medical o clinical anatomy) diventa compagno di viaggio insostituibile nella giornata professionale e deve entrare a pieno titolo nel bagaglio formativo dello studente”.