MISTERBIANCO (CATANIA) – “Mi auguro che in Sicilia vengano realizzati i termovalorizzatori”. Così ha esordito il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, rispondendo ai giornalisti a Misterbianco a margine dell’inaugurazione della XV edizione del salone ‘Ecomed Progetto Comfort’. “Naturalmente la competenza è della Regione Sicilia ma vale per tutto il nostro Paese – ha aggiunto Pichetto -. Noi non possiamo avere una situazione dei rifiuti come quella di diversi territori, a Sud e a Nord, e d’altra parte non possiamo nemmeno far pagare ai cittadini italiani il trasporto dei nostri rifiuti in Germania, dove vengono utilizzati per fare energia elettrica, e poi comprare energia elettrica, quindi far pagare ai cittadini italiani due volte la stessa cosa”. [fvplayer id=”668″]
Sull’ipotesi di concedere alla Regione Siciliana i poteri commissariali per la realizzazione dei termovalorizzatori Pichetto ha aggiunto: “E’ una valutazione che può essere fatta. Non c’è nessuna preclusione. E’ una valutazione che farò con il presidente Schifani”. Rispondendo a un giornalista in merito alla richiesta di royalties sugli impianti fotovoltaici da parte del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: “Non è una questione di braccio di ferro. Le rinnovabili sono il percorso della decarbonizzazione. Credo si possa parlare anche rispetto a una uniformità dei territori italiani, di quelli che possono essere dei riconoscimenti, delle compensazioni, ma su scala vasta. Non può essere fatta con una singola Regione, con ogni singolo Comune”.
“L’Italia sta avendo un ruolo centrale sui temi dell’ambiente anche a seguito della crisi energetica, se vogliamo, nell’ambito del Mediterraneo. Un ruolo centrale e un ruolo da protagonista – ha detto ancora il ministro Pichetto -. La Sicilia, proprio per la sua localizzazione, può avere un ruolo fondamentale sul fronte del rapporto con il resto delle aree del Mediterraneo, che sono parte di quello che è l’approvvigionamento energetico, ma sono anche un luogo dove noi dobbiamo creare una nuova economia”. Ha poi aggiunto: “Dobbiamo essere più aperti. Queste aree del Mediterraneo non devono solo essere un luogo dove andiamo a comprare materie prime. Ora dobbiamo sviluppare un ruolo di tipo economico-sociale che deve dettare le regole del prossimo secolo”.