“Dobbiamo finire in crescendo”. Alla vigilia della sfida al Massimino contro la Sancataldese, Giovanni Ferraro vuole tenere alta la concentrazione dei suoi giocatori. “Le nostre prestazioni sono migliorate nel tempo, a livello individuale e collettivo – dice l’allenatore del Catania -, e la conoscenza reciproca e dell’ambiente ci ha reso più forti. Inoltre l’eliminazione in Coppa Italia ci ha fatto capire molto della categoria e della realtà, la Sancataldese ha fatto la sua partita in quella occasione così come nella gara d’andata in campionato, per me è un fatto normale. Massimo rispetto per gli avversari, ben allenati: è una buona squadra, noi dobbiamo pensare al nostro cammino e al nostro rendimento, consapevoli di dover dare sempre il massimo”.
Ferraro parla anche di sé: “In questa piazza sono cresciuto, perché siamo in Serie D ma la mentalità è da Serie A. La formazione ad Aci Sant’Antonio? Prima di Pasqua abbiamo avuto due partite in quattro giorni, c’è spazio per tutti in un gruppo che è anche una famiglia; le scelte non devono dipendere dall’obiettivo raggiunto ma da quel che vediamo in settimana e tutti hanno avuto una chance da titolare, al di là di Gianluca per via dell’infortunio. Abbiamo ancora tanti obiettivi da raggiungere in termini di vittorie e poi disputeremo la poule scudetto, i ragazzi sono molto motivati, hanno grande spirito, grande intensità, nessuno è stanco, chi sta fuori accetta con un pizzico di ‘sano dispiacere. La nostra voglia di fare bene prescinde dagli avversari, dipende dal fatto che siamo il Catania, dalla nostra maglia. Dobbiamo dedicare attenzione, intensità e applicazione al campionato, per rispettare noi stessi e tutti gli avversari dobbiamo mantenere la mentalità giusta e non abbassare il livello di concentrazione”.