L’Asp di Siracusa si è dotata all’ospedale Umberto I di una Banca del latte umano donato. Il servizio si trova in locali ristrutturati e adeguati con arredi e apparecchiature donati dal Rotary Club Siracusa Monti Climiti e da Isab-Lukoil con la partecipazione attiva dell’associazione Gruppo mamme Siracusa. La promozione dell’allattamento materno, in linea con le raccomandazioni Unicef e Oms, è un obiettivo di salute di grande importanza per la sanità pubblica. Il latte della propria madre, fresco o adeguatamente conservato, è l’alimento ideale anche per i neonati pretermine. Quando non è disponibile o non è sufficiente, il latte umano donato rappresenta, infatti, l’alternativa più valida. I principali vantaggi derivanti dall’utilizzo del latte umano di banca nell’alimentazione dei neonati pretermine sono: bassa incidenza di enterocolite necrotizzante, ridotta incidenza di sepsi e altre infezioni e ridotta incidenza di displasia broncopolmonare.
La Banca si trova nel reparto Utin e Neonatologia diretto da Massimo Tirantello che fa parte del Dipartimento materno infantile diretto da Antonino Bucolo. Alla inaugurazione è intervenuto il presidente nazionale delle Banche del Latte Umano Donato, Guido Moro, che ha illustrato la situazione della rete nazionale e di quella siciliana dove la Banca di Siracusa è la quarta struttura in Sicilia con Palermo, Messina e Catania. “Le Banche del Latte Umano Donato (Blud) – ha specificato Moro – sono strutture create con lo scopo di selezionare, raccogliere, trattare, conservare e distribuire il latte umano donato da mamme ritenute idonee, che verrà successivamente utilizzato per specifiche necessità mediche nei centri di neonatologia, servizi di pediatria e presso il domicilio di pazienti per i quali ci sia una giustificata indicazione. Le Blud non sono solo centri specializzati per la lavorazione e la distribuzione del latte umano, ma costituiscono un’opportunità di promozione e di sostegno dell’allattamento al seno”.
Per diventare una donatrice è necessario contattare la Banca del latte umano donato. Il personale della Blud fisserà un appuntamento con le mamme interessate alla donazione per effettuare uno screening. Gli accertamenti saranno interamente a carico dell’ospedale e sarà il medico responsabile della Blud a certificare la donna come ‘idonea alla donazione’.