CATANIA – Il premier, due vice premier e due ministri. E’ l’appoggio del centrodestra a Catania a sostegno della candidatura a sindaco di Enrico Trantino. Sul palco in piazza Università con il presidente del consiglio Giorgia Meloni ci sono Matteo Salvini, Antonio Tajani, Maurizio Schillaci, Nello Musumeci e il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi. Trantino ha portato sul palco con lui anche la sua famiglia, la moglie e i tre figli. “Avrei voluto con me anche mio padre, ma ci segue da casa – ha detto Trantino -, così come qualcun altro dal cielo”. GUARDA LE FOTO
“Qui abbiamo tutto il centrodestra unito, e in tutta Italia è unito: siamo qui per dimostrare che unità e coesione sono sinonimo di buon governo – ha detto il vicepremier Antonio Tajani -. Vi porto il saluto affettuoso di un grande amico che ci sta seguendo dal Nord, un grande tifoso di questa squadra, Silvio Berlusconi. Non era facile vincere le elezioni a settembre e fare subito la legge di bilancio, eppure abbiamo dato un segnale a famiglie e imprese proteggendole dall’aumento dell’energia. Abbiamo abbassato il cuneo fiscale, l’obiettivo è creare lavoro, dare una speranza ai giovani. Quelli della Sicilia meritano di lavorare e vivere dove sono nati. Dobbiamo impedire che siano costretti ad andarsene. Non è una questione di sussidi ma di buone regole, di investire i soldi sul futuro. Città come Catania meritano una grande attenzione da parte del governo”.
“E’ un’emozione da ministro e da italiano, dopo tante chiacchiere, avere finalmente approvato il progetto del Ponte di tutti gli italiani – ha detto il ministro e leader della Lega, Matteo Salvini -. Non unisce solo Sicilia e Calabria, ma tutto il Paese e porterà centomila posti di lavoro vero e che libererà mare e aria e permetterà a milioni di italiani, che ammirano questa splendida terra, di venire in Sicilia spendendo di meno. E complessivamente ci sono oltre 30 miliardi di investimenti in infrastrutture in Sicilia. E’ una cosa che mi rende orgoglioso”.
“Questo test elettorale è molto importante perché dopo il primo turno degli altri capoluoghi di provincia può continuare a confermare che gli italiani ci hanno dato fiducia, solo otto mesi fa, hanno voluto un governo politico di centro destra guidato da Meloni, un governo che in questi otto mesi sta seguendo la strada che gli italiani ci hanno chiesto: fare le cose, rispondere concretamente alla voglia di cambiare l’Italia, poche parole e molti fatti”, ha detto il capo politico di Noi moderati Maurizio Lupi. “Anche il modo in cui Giorgia Meloni sta affrontando la tragedia drammatica dell’alluvione – ha aggiunto Lupi – dice che l’unica strada non è quella delle polemiche inutili ma quella di stare al fianco dei cittadini e credo che il test che arriverà dal risultato di Catania sarà molto forte e molto significativo”.
La conclusione, infine, al premier Giorgia Meloni: “È una campagna elettorale molto importante, in una città molto importante, in una regione strategica. Dal voto di domenica e lunedì dipende molto in questa città. Basta guardare al passato, al lavoro che il centrodestra ha già fatto a Catania, nella Regione Sicilia, quello che sta facendo a livello nazionale. Se fosse stato per altri, Catania non sarebbe uscita dal dissesto finanziario in cui era precipitata. Grazie a quel lavoro Catania non è più in una situazione di dissesto finanziario ma una delle città metropolitane che sono meglio riuscite a spendere le risorse europee”.
“Non è stata una settimana rilassante, non sono state settimane rilassanti – ha aggiunto Meloni -. Ma era importante essere qui per varie ragioni: per quante cose ci si trovi a fare, hai sempre bisogno di tornare in piazza a chiedere alla gente, non agli opinionisti e ai giornali schierati, cosa pensano di quello che stiamo facendo, il giudizio degli italiani è l’unico che mi interessa, oltre alla mia coscienza, e poi perché da qualche parte bisogna tornare a prendere l’energia”.
“Ci sono due modi di governare, a noi “piace quello più difficile che lascia frutti anche dopo che se ne sono andati. Lo abbiamo dimostrato a Catania e in Sicilia dove ci si è dedicati alle infrastrutture, la Ragusa-Catania, la gronda nord che serve a fermare le alluvioni. Perché si può fare spesa corrente distribuita subito ai cittadini ma poi l’alluvione arriva e chi governa avendo il coraggio di impedire delle tragedie, e per cui non saranno ringraziati, sono quelli che governano meglio”, ha detto ancora Meloni.