23.08 – Catania dopo 90 sezioni su 336: Drago 0,36%, Zappalà 2,52%, Caserta 23,80%, Trantino 65,22%, Giuffrida 0,90%, Savoca 4,03, Lipera 3,18%.
23.00 – Due sole liste dell’area progressista, che appoggiavano Maurizio Caserta sindaco, al momento, quando sono state scrutinate 62 sezioni su 336, entrerebbero nel Consiglio comunale di Catania perché superano lo sbarramento del 5%: sono il Pd con il 7,90% e il M5s con il 5,93%. Sopra la soglia sono le sette liste che hanno appoggiato il candidato del centrodestra, Enrico Trantino. La più votata è Fratelli d’Italia con il 14,43%, seguita da Prima l’Italia (13,21%), Forza Italia (12,03%), Grande Catania (10,20%), Enrico Trantino sindaco per Catania (8.57%), No moderati Dc (6,89%) e Noi con la Sicilia popolari e autonomisti (5,71%).
21.48 – A Trapani è ormai certa la riconferma del sindaco uscente Giacomo Tranchida. Quando mancano ormai pochi seggi da scrutinare il candidato del centrosinistra ha infatti il 42,2% delle preferenze, superando il quorum del 40% necessario per l’elezione al primo turno, mentre il candidato del centrodestra Maurizio Miceli è fermo al 37,3%. Tranchida è appoggiato da dieci liste civiche, alcune con candidati di Pd e Lega, partiti che hanno rinunciato al proprio simbolo perché spaccati al proprio interno. “Grazie per lo sforzo immane che hanno fatto le mie liste, adesso Trapani si rimette in cammino – ha detto Tranchida festeggiando la vittoria nel suo comitato elettorale -. A fine giugno abbiamo la scadenza del Pnrr e gestiremo le tante risorse finanziarie. Il futuro è questo, dobbiamo uscire dal ghetto dell’isolamento della Sicilia occidentale”. Sul caso Turano, l’assessore regionale della Lega i cui esponenti trapanesi si sono schierati a sostegno di Tranchida con la lista “Trapani tua” dell’assessore Bongiovanni che ha dato un grande apporto di voti, ha affermato: “Era già con me e aveva condiviso l’azione di governo e sono contento della lealtà che hanno dimostrato, penso però che il risultato sia di tutti”. Infine sul Pd che non ha presentato il simbolo, Tranchida ha detto: “Ragiono con la mia testa e con le mie idee, non ho padrini né padroni, compresi quelli del Pd”.
21.38 – Giuseppe Cassì, sindaco uscente di Ragusa, confermato alla guida del Comune con il sostegno di cinque liste civiche. “Non me l’aspettavo con queste proporzioni. La città ha apprezzato il lavoro compiuto in questi anni. Con i cittadini si è instaurato in questi anni un rapporto di empatia. Questa è una città che ha delle qualità uniche. Abbiamo amministrato con onestà e trasparenza”. Tutti gli altri candidati hanno preso atto dell’esito del voto e si sono complimentati con Cassì per il risultato oltre ogni aspettativa, il 63%, quando ancora mancano poco meno della metà delle sezioni da scrutinare. Staccati di oltre 40 punti gli altri candidati: Riccardo Schininà al 18,1% (cenotrsinistra), Giovanni Cultrera (centrodestra) al 10% , Sergio Firrincieli (M5s) al 8,4%.
21.15 – Catania dopo 32 sezioni su 336: Drago 0,29%, Zappalà 2%, Caserta 26%, Trantino 64%, Giuffrida 0,9%, Savoca 4, Lipera 2%.
21.04 – I dati da Acireale dopo lo scrutinio di 45 sezioni su 56: Roberto Barbagallo è al 34%, Antonino Garozzo al 26%, Antonino Nicotra al 21% e Francesco Fichera al 17%.
20.53 – Soddisfatto dei risultato elettorale il senatore ed ex sindaco del capoluogo etneo, Salvo Pogliese, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia: “Lo straordinario risultato di Catania del centrodestra e di FdI, e di tutti gli altri Comuni della Sicilia, conferma la qualità della nostra azione di governo e di radicamento nella società, che premia un impegno quotidiano di servizio per i cittadini, nel solco della linea politica e amministrativa di Giorgia Meloni”. “Un abbraccio particolare va da parte mia – aggiunge Pogliese – a Enrico Trantino, che a Catania ha vinto con un vero e proprio plebiscito di consensi che conferma il giudizio positivo dei catanesi degli anni di governo del capoluogo etneo che ho avuto l’onore di guidare, tra mille difficoltà, insieme allo stesso Trantino e agli altri colleghi di giunta. Gli uomini e le donne di FdI si sono fatti valere ovunque; a Comiso Maria Rita Scembari si è affermata come sindaco con il 72% dei voti; i riconfermati primi cittadini Massimiliano Giammusso a Gravina di Catania e Antonio Bonanno a Biancavilla, addirittura con il 75% e il 78% di preferenze; il ritorno di Carlo Caputo a capo dell’amministrazione comunale di Belpasso è inoltre una grande soddisfazione per il nostro mondo. Un successo frutto di liste qualificate premiate dagli elettori, a conferma che possiamo contare su una classe dirigente di proposta e di governo in grado di aumentare le occasioni di lavoro e di sviluppo dell’Isola, in sintonia con il governo regionale e quello nazionale”.
20.33 – A Ragusa con 30 sezioni scrutinate su 71, volata dell’uscente Cassì al 65,4%, seguono Schininà al 16,9%, Cultrera all’8,9% e Firrincieli al 7,7%.
20.19 – Catania dopo 12 sezioni su 336: Drago 0,1%, Zappalà 2%, Caserta 26%, Trantino 64%, Giuffrida 0,5%, Savoca 4, Lipera 2%.
19.57 – Catania dopo 6 sezioni su 336: Zappalà 3%, Caserta 34%, Trantino 57%, Giuffrida 1%, Savoca 2%, Lipera 1%, Drago 0.
19.55 – I dati da Acireale dopo lo scrutinio di 40 sezioni su 56: Roberto Barbagallo è al 34%, Antonino Garozzo al 26%, Antonino Nicotra al 21% e Francesco Fichera al 17%.
19.24 – A Trapani, quando sono già state scrutinate le schede elettorali in 49 sezioni su 67, secondo i dati parziali diffusi dal Comune il sindaco uscente Giacomo Tranchida, del centrosinistra con l’appoggio di numerose liste civiche, potrebbe essere eletto al primo turno senza andare al ballottaggio. Al momento Tranchida ha il 42% delle preferenze rispetto al candidato del centrodestra Maurizio Miceli, fermo al 37%. In Sicilia per essere eletti al primo turno è sufficiente superare il quorum del 40%.
19.12 – Prime sezioni da Ragusa: Cassì è al 59%, Schininà al 20, Cultrera al 12 e Firrincieli all’8.
18.40 – Arrivano dalla Regione i dettagli sull’affluenza siciliana. Il dato provinciale di affluenza nell’Agrigentino, dove si votava in 14 comuni, si è attestato al 48,21% degli aventi diritto (58.066 votanti); nella provincia di Caltanissetta (5 comuni) ha votato il 40,63% degli elettori (12.729); in provincia di Catania (19 comuni alle urne), il 57% degli elettori (280.779); nell’Ennese (9 i comuni interessati) ha votato il 50,43% degli elettori (45.066), nel Messinese, la provincia con più comuni al voto (32), l’affluenza si è attestata al 63,67% (54.069); nella provincia di Palermo (con 25 comuni al voto), si è recato alle urne il 60,24% degli aventi diritto (59.299); nel Ragusano (4 comuni), affluenza del 57,89% (83.626) e nel Siracusano (8 comuni) del 57,35% (89.404); nella provincia di Trapani (12 comuni al voto) affluenza al 59,17% (73.106). Il comune con più votanti in Sicilia è risultato Santa Domenica Vittoria, nel Messinese, in cui ha votato il 79,74%; seguito da Cerda e Geraci Siculo, in provincia di Palermo, rispettivamente con il 77,13 e il 76,58 per cento. Quello in cui si sono registrati meno votanti, invece, è Sant’Angelo Muxaro, nell’Agrigentino, con solo il 28,90 per cento di votanti.
18.36 – Espressioni dimesse nella sede elettorale di Maurizio Caserta. “Gli elettori – dice il candidato dei progressisti a Catania – hanno sempre ragione, avranno visto giusto. Noi non andiamo via, restiamo: in Consiglio comunale e nella società. Questo risultato non è una smobilitazione, è l’inizio di un percorso”. Caserta dunque ha ammesso la sconfitta: “I dati sono questi e il risultato è abbastanza chiaro. Noi siamo soddisfatti per quello che abbiamo fatto, siamo fiduciosi, determinati e tenaci. Ho chiamato l’avvocato Enrico Trantino per congratularmi, ma non sono riuscito a parlare ancora con lui. La città ha tributato all’offerta politica del centrodestra una maggioranza ampia ed è giusto che governino. E’ una fisiologia della società, della politica. Noi siamo parte di questa fisiologia”.
18.23 – “Non potete chiamarmi ancora sindaco, fino a quando il dato non sarà consolidato non è possibile farlo, per rispetto degli elettori, poi gli exit poll possono essere ribaltati”, ha detto, parlando con i giornalisti nella sede del comitato elettorale, il candidato del centrodestra a Catania, Enrico Trantino di FdI. “Questo Comune per la condizione che vive – ha sottolineato – non permette trionfalismi; solo grande senso di responsabilità. Se verranno confermate le proiezioni, subito si avvierà una serie di tavoli per verificare alcuni fondamentali da cui dipende l’inizio di questa amministrazione. C’è tanto di buono in questa coalizione. Non dimentichiamo che è la coalizione del governo regionale e nazionale e quindi c’è una sintesi assolutamente perfetta che consente di essere anche ottimisti su questo governo. Dispiace per la bassa affluenza, che dovrà servire da monito per invogliare la gente in futuro ad appassionarsi alla politica e ad andare a votare”. “Con il presidente Meloni non ho parlato, lo farò stasera tardi quando ci saranno dati ufficiali e consolidati – ha aggiunto Trantino -. Registro però che il centrodestra ha dato una bella prova in tutto il territorio nazionale, e se non sbaglio abbiamo perso soltanto Vicenza per una manciata di voti. Questo significa che, alla prova dei fatti, il governo Meloni regge benissimo. Anzi è stato premiato dagli italiani e deve continuare su questa strada”.
17.49 – “Sugli exit poll non facciamo nulla, prima dei dati reali non parlo”. Così, entrando nella sede del comitato elettorale, si è espresso il candidato del centrodestra a Catania, Enrico Trantino.
17.38 – Arriva il dato conclusivo dell’affluenza in Sicilia: 56,39%.
17.28 – Affluenza definitiva: Catania al 52,65%, contro il 53,13% delle amministrative del 2018. Sono andati a votare 137.484 elettori su 261.109 aventi diritto. Maggiore l’affluenza tra gli uomini (53,77%) rispetto alle donne (51,66%).
17.27 – Potrebbero essere decise al ballottaggio le elezioni comunali a Trapani. Stando ai dati della seconda proiezione (Noto sondaggi per Videoregione Sicilia) – su un campione del 30% -, il sindaco uscente Giacomo Tranchida, candidato del centrosinistra, è al 38,7%, poco distante dal candidato del centrodestra Maurizio Miceli, fermo al 37,7%.
17.24 – “Ovviamente sempre con la giusta prudenza, però possiamo certamente affermare che questo è un risultato frutto di una alleanza granitica, di una coalizione granitica che parte naturalmente dal governo regionale”. Sergio Parisi, assessore designato della giunta di Enrico Trantino, commenta le prime proiezioni che danno al 66% l’esponente di FdI. “l partiti del centrodestra – aggiunge Parisi – hanno avuto la lungimiranza di stare tutti insieme senza alcuna frizione e questo è un risultato che in qualche modo era scontato e che probabilmente ci porterà a superare la soglia del 40% e vincere queste elezioni”. Nella segreteria politica di Trantino c’è già aria di festa.
17.09 – Alle elezioni comunali di Catania il candidato del centrodestra Enrico Trantino è al 66,6% delle preferenze, secondo i primi dati delle proiezioni. Seconda piazza, con il 22,8%, per il candidato del centrosinistra Maurizio Caserta.
17.07 – Secondo le prime proiezioni, a Siracusa si va verso il ballottaggio tra Ferdinando Messina e Francesco Italia. Il primo, candidato del centrodestra, è avanti col 30,5% delle preferenze, mentre il secondo, espressione di alcune liste civiche, è al 27,8%. Più staccata, in terza posizione, la candidata del centrosinistra-M5s Renata Giunta con il 18%.
16.58 – Il sindaco uscente di Ragusa, Giuseppe Cassì, è ampiamente in testa alle elezioni comunali. Stando ai primi dati delle proiezioni è al 64,2%, davanti al candidato del centrosinistra Riccardo Schinnà, fermo al 17,9%. A Trapani il sindaco uscente Giacomo Tranchida – candidato del centrosinistra – è in vantaggio con il 39,8% delle preferenze, sempre secondo le prime proiezioni. In seconda posizione, col 37,9% dei voti, c’è il candidato del centrodestra Maurizio Miceli. Sarà dunque una sfida al fotofinish per sapere se si andrà al ballottaggio.
16.52 – Arrivano i numeri dell’affluenza definitiva in tre dei quattro capoluoghi siciliani: 56% a Ragusa, 55% a Siracusa, 54% a Trapani. Manca solo Catania.
15.27 – A Trapani il candidato del centrodestra Maurizio Miceli è avanti negli exit poll (Noto sondaggi per Videoregione Sicilia) con una forbice compresa tra il 42% e il 46%. Segue al secondo posto il sindaco uscente Giacomo Tranchida – candidato del centrosinistra – con una forbice tra il 38% e il 42%.
15.26 – A Ragusa il sindaco uscente Giuseppe Cassì – candidato di cinque liste civiche – è avanti negli exit poll (Noto sondaggi per Videoregione Sicilia) con una forbice compresa tra il 59% e il 63%. Segue al secondo posto il candidato del centrosinistra Riccardo Schinnà con una forbice tra il 18% e il 22%.
15.25 – A Siracusa il candidato del centrodestra Ferdinando Messina è avanti negli exit poll (Noto sondaggi per Videoregione Sicilia) con una forbice compresa tra il 24% e il 28%. Segue al secondo posto la candidata del centrosinistra e del M5s, Renata Giunta, con una forbice tra il 23% e il 27%. Terza piazza per il sindaco uscente Francesco Italia, candidato di alcune liste civiche, con il 20-24%.
15.15 – Alle elezioni comunali di Catania il candidato del centrodestra Enrico Tarantino è avanti negli exit poll (Noto sondaggi per Videoregione Sicilia) con una forbice compresa tra il 56% e il 60%. Al secondo posto il candidato del centrosinistra Maurizio Caserta con una forbice tra il 27,5% e il 31,5%.
15.01 – Stop al voto in Sicilia. Dalle 15 i seggi sono chiusi ed è cominciato lo scrutinio per le elezioni amministrative. Sono 128 i comuni coinvolti per il rinnovo dei sindaci e dei Consigli comunali. Quattro i capoluoghi di provincia chiamati alle urne: Catania, Ragusa, Trapani e Siracusa. Ci sono anche altri 11 grossi centri: Licata, Aci Sant’Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania, Mascalucia, Piazza Armerina, Comiso, Modica, Carlentini. Cinque i Comuni attualmente commissariati: Catania, Aidone (En), Trabia (Pa), Modica (Rg) e Priolo (Sr). Al voto anche Barrafranca (En), che nell’aprile del 2021 è stato sciolto per mafia.
A conclusione della giornata di domenica la percentuale dei votanti è stata del 44,38%. In particolare a Catania il dato dell’affluenza è del 39,89%, a Ragusa del 43,31%, a Siracusa del 42,40%, a Trapani del 42,89%. In Sicilia la soglia da superare per essere eletti al primo turno è del 40% dei voti espressi. In 113 centri (fino a 15 mila abitanti) si voterà con il sistema maggioritario, in quindici comuni (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà l’11 e 12 giugno) con quello proporzionale.
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