La parlamentare di FdI Chiara Colosimo è stata eletta presidente della Commissione antimafia con i soli 29 voti della maggioranza e un astenuto, perché le opposizioni si erano ribellate alla sua candidatura e al momento del voto hanno abbandonato l’aula. La maggioranza ha deciso di andare avanti, nonostante gli appelli a trovare una soluzione che permettesse di superare le polemiche. L’elezione è stata salutata da un lungo applauso.
“E’ uno schiaffo che la Commissione e questo paese non meritavano”, dice il capogruppo del Pd nella Bicamerale d’inchiesta, Walter Verini. “Hanno dimostrato sordità e chiusura, e con questa presidenza la Commissione parte azzoppata e poco legittimata”. Italia Viva con la senatrice Raffaella Paita ha accusato il Pd e il M5s di essersi “spartiti i vari ruoli di vicepresidente e segretario” dell’antimafia. Verini ribatte: “Italia Viva falsifica la realtà delle cose. Noi siamo rientrati in aula per votare Cafiero De Rhao vicepresidente perché è una garanzia, l’esatto contrario delle spartizioni”.
A chi le ha domandato come intende rispondere ai familiari delle vittime che avevano chiesto di non votarla vista la sua conoscenza con l’ex Nar Luigi Ciavardini, Colosimo ha risposto: “Io non ho amicizie. Ho semplicemente espletato, nelle mie funzioni di consigliere regionale, quello che mi era concesso e che era anche dovuto e cioè incontrare anche persone che sono state o sono detenute. Conosco il presunto Ciavardini, esattamente come lo conoscono moltissimi altri eletti di altre appartenenze politiche, poiché lui è in un’associazione che si occupa, come da articolo 27 della Costituzione, del reinserimento di altri detenuti nel momento in cui hanno scontato le loro pene”.