Messaggi fake che presentano come mittente il nome dell’Inps sul pagamento del conguaglio sulle tasse o contributi dovuti nel corso del 2022. E’ la nuova truffa che giunge per sms a tanti contribuenti pensionati in questi giorni e che consiste nel richiedere il numero di conto corrente per effettuare un rimborso di somme (oltre 700 euro) relative allo scorso anno dall’Inps. Nel messaggio si legge che il bonifico non è andato a buon fine, si richiede appunto di visitare un sito indicato nello stesso testo per aggiornare i dati.
A lanciare l’allarme è la Federazione Pensionati della Cisl Palermo Trapani. “Fate molta attenzione – spiega il segretario generale Fnp Cisl Palermo Trapani, Armando Zanotti, rivolgendosi ai pensionati -. L’Inps non invia questo tipo di comunicazione per chiedere dati sensibili come il conto corrente, tanto meno per sms e se avete diritto a somme da conguaglio per tasse o contributo in eccesso pagati, vi arrivano direttamente nel cedolino. E’ una nuova truffa online che gioca sporco sull’esigenza di tante famiglie di avere risorse economiche in più per affrontare il caro vita”.
C’è però chi potrebbe quindi ‘cascare’ nella trappola. Per loro può intervenire Adiconsum Palermo Trapani, dalla quale provengono i consigli per tutelare chi potrebbe ricevere l’sms. “E’ bene ricordare che l’Inps (come altri enti) non invia messaggi attraverso cui fornire i propri dati personali e/o bancari per gli aggiornamenti del caso. Inoltre – spiega Antonio Rocco, responsabile Adiconsum Palermo Trapani -, si sottolinea che se per caso si dovesse cliccare il link suggerito, nel momento in cui si apre il sito o la pagina ricollegata, dove è contenuto il fantomatico messaggio dell’Inps che utilizza loghi e grafiche apparentemente appartenenti all’ente previdenziale, si tratterà di una ‘maschera’, ovvero un’interfaccia informatica creata ad hoc dai ladri per rendere la truffa più credibile agli occhi delle loro vittime. Se non ci si limita a uno sguardo fugace, si potrà notare che nella barra del link, non sussiste nessun dato riferibile all’Inps, ma vi sarà solo una anomala serie di lettere e numeri che nulla hanno a che vedere con il citato istituto previdenziale”. Massima attenzione dunque ai messaggi che invece richiedono l’apertura di un link. “Qualora si dovesse ricevere una comunicazione del genere – aggiunge Rocco -, è bene allarmarsi e non cadere nell’inganno”.