Sono oltre cento gli interventi dei vigili del fuoco nella Sicilia orientale per danni causati dal maltempo con alberi pericolanti, dissesti statici e allagamenti. Le province maggiormente colpite sono Catania (dove è caduta una pioggia violenta intorno a mezzogiorno), Enna, Messina e Ragusa. Come da previsione, il versante est dell’Isola si è svegliato col maltempo, caratterizzato più da forti raffiche di vento che dalla pioggia. Nelle province di Catania, Ragusa, Siracusa e Messina la protezione civile ha emesso un avviso di allerta arancione. E’ invece gialla nel resto dell’Isola.
L’autostrada A19, Palermo-Catania, è stata provvisoriamente chiusa al traffico, da ieri, in entrambe le direzioni, tra Enna e Caltanissetta proprio a causa del maltempo e in particolare del forte vento che ha colpito la zona. Come noto l’Anas, il traffico è deviato sulla viabilità alternativa, con uscita obbligatoria allo svincolo di Enna per i veicoli provenienti da Catania, mentre per quelli provenienti da Palermo uscita obbligatoria allo svincolo di Caltanissetta. Inoltre, è consigliata la massima prudenza a tutti i mezzi telonati. Il personale Anas e i vigili del fuoco sono presenti sul posto per la gestione della viabilità e per ripristinare la transitabilità appena possibile.
Danni e disagi anche nel Catanese, con pali della luce e segnaletica stradale divelti o pericolanti a Motta Sant’Anastasia e Paternò: GUARDA LE FOTO. Tra i comuni più interessati dalle avverse condizioni meteo, oltre alla città di Catania, Paternò e Adrano. I vigili del fuoco sono intervenuti per dissesti statici a Randazzo, Paternò, Adrano, Palagonia, Vizzini, Caltagirone e Catania, per alberi pericolanti a Mineo, Maniace, Biancavilla, Grammichele, Santa Maria di Licodia, Catania e Mascalucia. In considerazione dell’evolversi della situazione i vigili del fuoco hanno richiamato personale in turno libero per comporre squadre di soccorso aggiuntive.
Da ieri pomeriggio molte segnalazioni pervenute alla sala operativa dei vigili del fuoco di Ragusa per i danni causati dal vento: cartelloni pubblicitari divelti, pali pericolanti, lamiere di copertura dei tetti staccate. Le aree colpite sono quelle di Ragusa, Comiso e Vittoria. Di particolare rilevanza il distacco della linea telefonica dai sostegni della palificazione lungo la strada provinciale 20 nel tratto che va dall’incrocio per Vittoria fino a oltre la rotonda del centro Seia. Circa 30 gli interventi effettuati finora, con l’impiego della autoscala, e altri sono in attesa di essere espletati. Continuo il contatto con i Comuni interessati, per verifiche e selezione degli interventi di maggior rilievo.
A Comiso è stata chiusa la piscina comunale dopo che il vento ha scoperchiato una parte del tetto. La Polizia municipale ha chiuso un tratto di corso Vittorio Emanuele, nel centro storico, limitrofo alla basilica di Maria SS. Annunziata, dove sono in corso dei lavori di restauro della cupola. Il vento ha danneggiato alcune impalcature che potrebbero cadere. Un tratto di strada, da via Pace fino al piazzale dell’Annunziata, è stata chiusa al traffico e interdetta anche ai pedoni, tranne chi vi abita. Alcuni cartelloni pubblicitari sono stati divelti e rimossi dai vigili del fuoco prima che potessero causare danni. Sono state danneggiate alcune luminarie predisposte per i festeggiamenti dell’Addolorata, in programma domenica prossima. Alcune luminarie pericolanti sono state smontate. È stato annullato il tradizionale corteo della Via Matris.
Nel Messinese raffiche di vento che hanno raggiunto punte superiori a 60 nodi stanno sferzando Sant’Agata, Capo d’Orlando e il resto della provincia tirrenica. Alcune strade sono bloccate per la caduta di alberi, rami e cornicioni. I vigili del fuoco del distaccamento di Sant’Agata di Militello sono al lavoro sulla statale 113, nei pressi della contrada San Martino, per liberare l’arteria da un tronco abbattuto dal vento. Danni anche al Palacultura di via del Fanciullo a Capo d’Orlando, dove il vento ha sradicato i pluviali del tetto di cui uno ancora penzola sul retro. Caduti alberi anche a Messina. Treni fermi, autostrada chiusa da Brolo a Torrenova.
Arcipelago eoliano isolato, con il mare in tempesta, sospinto da raffiche di vento fino a oltre 20 nodi. Le onde investono con violenza le coste e le strutture portuali esposte allo scirocco. A Lipari la situazione più difficile si registra nel porto commerciale di Sottomonastero, completamente allagato, così come l’area sottostante. Il mare in tempesta, con onde alte, ha invaso anche ampie parti di Marina Lunga, spingendosi in prossimità delle case. Colpita la parte terminale della frazione di Canneto, le onde hanno trasportato sabbia e pietre. L’arteria stradale è stata chiusa al transito delle auto, così come un’ampia parte della via Marina Garibaldi: la presenza di acqua salmastra, pietresco e detriti ha fatto optare per questa soluzione, con gli inevitabili disagi. Analogo provvedimento è stato preso dal sindaco di Santa Marina Salina, Domenico Arabia per il lungomare. A Lingua, nello stesso Comune, i pescatori, tra non poche difficoltà, stanno cercando di mettere al riparo le imbarcazioni. A Vulcano i marosi hanno letteralmente distrutto il cantiere installato per la costruzione del nuovo approdo aliscafi e danneggiato la struttura portuale esistente. Danni anche all’approdo di Alicudi. Le prime avvisaglie si erano già avute nel tardo pomeriggio di ieri e avevano portato alla sospensione di alcune corse di navi e aliscafi. Operativa su tutto il territorio la Protezione civile comunale, coordinata dal responsabile Domenico Russo, con l’effettuazione di sopralluoghi nelle zone più esposte.