Una iniziativa che ha fatto tappa nei porti della costa orientale siciliana dal titolo ‘Vela & Salute – Mare senza barriere’ è stata organizzata dalla Lega Navale Italiana in collaborazione con l’Arnas Garibaldi di Catania e la partecipazione dell’associazione di pazienti Atog. La navigazione è stata effettuata con imbarcazioni confiscate alla criminalità per il traffico di migranti e ha avuto l’obiettivo principale di porre l’attenzione della popolazione sulla prevenzione della talassemia, una malattia che colpisce fortemente l’Isola con oltre un terzo dei pazienti sui complessivi 7.000 presenti sul territorio nazionale, ma anche con la finalità istituzionale di diffondere la cultura del mare inclusivo e accessibile a tutti.
Promotori dell’evento il contrammiraglio Agatino Catania, delegato regionale della Lega Navale Italiana per la Sicilia orientale, e Roberto Lisi, responsabile dell’unità operativa di talassemia del Garibaldi. “In Sicilia – sostiene Lisi – negli ultimi anni si è registrato un aumento di pazienti talassemici, se ne contano circa 2.700 e Catania è la provincia con il numero più alto, oltre 600. Ben vengano, pertanto, iniziative come questa che veicolano il messaggio della prevenzione e l’importanza della donazione del sangue. La ricerca ha compiuto molti passi in avanti sul fronte delle cure, ma si può fare ancora molto per evitare l’insorgere della patologia”.
Il tour è del resto partito lo scorso 8 maggio dal porto di Pozzallo, proprio in occasione della giornata internazionale della talassemia, ed è quindi approdata nei porti di Marzamemi, Siracusa, Augusta e Catania dove si è anche tenuto un convegno medico-scientifico sulle emoglobinopatie e la talassemia, in particolare, tenutosi nell’aula Dusmet dell’ospedale Garibaldi. “La Lega Navale Italiana – spiega Catania – è un ente pubblico non economico che da ben 126 anni con le sue 260 strutture presenti sul territorio nazionale si occupa di diffondere l’amore per il mare, soprattutto tra i giovani, con iniziative culturali, sportive, ambientalistiche e naturalistiche, ma resta altresì centrale anche il suo impegno sociale con progetti di solidarietà, inclusione e legalità, che prevedono il coinvolgimento di istituzioni, scuole, enti e associazioni. L’impiego a fini sociali delle barche confiscate e successivamente affidate alla Lega Navale, nasce da un’importante sinergia tra la Procura della Repubblica di Siracusa, con il procuratore capo Sabrina Gambino, e il comandante marittimo Sicilia, ammiraglio di divisione Andrea Cottini”.