SIRACUSA – “Scartiamo pietre quando tolleriamo che ci siano concorsi truccati, cordate che perpetuano il malaffare, quando compriamo droga o la vendiamo. Scartiamo pietre quando nella vita ecclesiale le mamme e i papà educano i figli alle feste ma non a celebrare la festa il giorno del Signore e quando riducono i sacramenti a consumo. Santa Lucia ha scelto di stare dalla parte di Cristo, pietra scartata”. Luigi Renna, arcivescovo di Catania, ha presieduto il pontificale in occasione della festa del patrocinio di Santa Lucia a Siracusa.
“Oggi spesso la parola prossimo perde di significato – ha detto in una cattedrale gremita di fedeli -: e acquista il senso solo la parola socio, colui che ha degli interessi comuni. Il fratello è colui che ha una natura comune. Se imparassimo dalla stima reciproca dei santi mai affetti da malattie come il narcisismo e l’egolatria o da virus sociali come la xenofobia o il populismo noi costruiremmo insieme la civiltà della giustizia e dell’amore, non un mondo di blocchi contrapposti. Queste pietre di scarto ci fanno pensare a chi vive oggi questa condizione: le persone escluse quelle che non contano niente, quelle disprezzate. Quante pietre di scarto in una società: quelli che non siedono mai nelle prime file, che oggi adorneranno la loro mensa di poche cose. Noi scartiamo quelle pietre con le quali il Signore vuole costruire il suo regno ogni volta che non manifestiamo solidarietà alle persone più povere, a quell’ennesima vittima sul lavoro che ha fatto piangere Siracusa qualche giorno fa. Scartiamo pietre se consideriamo i poveri, i giovani, i migranti un esubero della società. I cui problemi trovano spazio solo in qualche azione benefica da passerella, a Natale o a Pasqua, ma non nella ferialiltà del nostro impegno. Scartiamo pietre quando alimentiamo le ideologie populiste. Santa Lucia e i martiri sono state queste pietre scartate. Impariamo a non scartare mai nessuno nella nostra vita. Dio ci aspetta negli scarti da recuperare”. Il simulacro è stato portato in processione dalla Cattedrale nella chiesa di Santa Lucia alla Badia dove resterà per l’Ottavario.