“Non è il caso di esultare in una città che attraversa una condizione di sofferenza”. Enrico Trantino si presenta poco più tardi dell’alba negli studi di Antenna Sicilia e da nuovo sindaco di Catania mantiene subito un profilo basso. “Ci vuole responsabilità – dice -, non credo che la gente gradirebbe trionfalismi in un momento in cui ci vuole moderazione”. Poi sull’astensionismo: “E’ così un po’ ovunque – aggiunge rispondendo a Michele Cucuzza durante Buongiorno Sicilia -, non è un fenomeno catanese. Non so se è legato solo alla demotivazione. Potrebbe essere frutto della scarsa partecipazione dei giovani alla vita politica. Lì certamente c’è da lavorare”.
Trantino ha poi parlato con i giornalisti: “Noi siamo in una condizione sempre estremamente critica. Non siamo usciti ancora da quell’allarme rosso che ci è stato lanciato. Siamo con un bilancio stabilmente equilibrato. Se verranno confermati i risultati finanziari che stiamo consolidando, dovremmo poter uscire dal dissesto, ma non sono però assolutamente incauto nel dire che usciremo con certezza. Qual è la fortuna? Il dialogo con il governo centrale, che sicuramente ci verrà incontro”.
“Io credo che i cittadini – ha aggiunto Trantino – avranno titolo per lamentarsi e per avercela con il sindaco e con l’amministrazione per tutti i cantieri che si apriranno e che inevitabilmente comporteranno molti disagi, ma sarò ben felice di farmi mandare al diavolo se si tratta di un opera meritoria che alla fine si risolverà in un beneficio per la città”.