PALERMO – “Obliterare non è un peccato, se lo facciamo tutti avremo un servizio da paradiso” è lo slogan di una campagna pubblicitaria, con ampio uso della cartellonistica, avviata dall’Amat, l’azienda trasporti di Palermo. L’obiettivo è quello di convincere i passeggeri degli autobus pubblici a pagare il biglietto. Da sempre l’azienda è vittima di passeggeri che utilizzano il servizio senza comprare il ticket. Ma una parte delle opposizioni in Consiglio non ha gradito e ha sottoscritto un’interrogazione al sindaco Roberto Lagalla. A promuoverla è stato il gruppo Azione, formato da Fabrizio Ferrandelli e Leonardo Canto.
“L’Amat versa da tempo in difficoltà economiche e finanziarie – si legge nell’interrogazione – derivanti dalla fragilità del bilancio dell’Azienda e pertanto si rende necessario conoscere la valutazione circa l’opportunità di spendere denaro pubblico per fini pubblicitari”. Il gruppo di Azione, insieme a Progetto Palermo, i consiglieri del Pd Rosario Arcoleo e Fabio Giambrone, suggeriscono che grazie “alla prevalenza comunicativa dei social, sarebbe stata più incisiva, e sicuramente meno dispendiosa, una campagna pubblicitaria incentrata sulla diffusione del messaggio su questi canali, ormai ampiamente utilizzati dalla cittadinanza di ogni età”. Secondo i firmatari l’Amat è assente su Facebook, Instagram e Twitter. I firmatari sottolineano che “tale campagna, sicuramente discutibile non nel contenuto ma nella modalità di rappresentazione, sta dividendo l’opinione pubblica”.