CATANIA – L’Etna torna ruggire e dopo diversi giorni in cui il tremore vulcanico è stato segnalato in forte aumento sta dando vita al primo parossismo dell’anno. Forti boati sono stati segnalati dalla popolazione pedemontana del versante sud-ovest, specie tra Adrano e Biancavilla. Strade, tetti e balconi sono ricoperti da sabbia del deserto e anneriti dalla fastidiosa coltre nera; la cenere lavica mista a pioggia è caduta copiosa in diversi comuni alle pendici dell’Etna, ma anche a Catania, raggiungendo pure le province di Messina e Siracusa.
L’amministrazione comunale di Catania invita alla prudenza segnalando “la pericolosità delle strade cittadine, sia a piedi sia con mezzi motorizzati o velocipedi. La cenere compromette la piena sicurezza della circolazione, a causa del terreno sdrucciolevole anche per via della pioggia caduta nelle ultime ore”.
L’intensa copertura nuvolosa e il maltempo in quota non consentono all’Ingv di poter rilevare con esattezza la situazione che resta costantemente monitorata. I forti venti hanno spinto la cenere in direzione dell’aeroporto Fontanarossa di Catania. A tal proposito la Sac, la società che gestisce lo scalo etneo, comunica la sospensione delle operazioni di volo fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. L’aeroporto resterà chiuso fino alle 9 di domani. “Qualsiasi aggiornamento sarà comunicato tempestivamente”, dice la società. Numerosi voli sono stati già dirottati su Palermo. Per informazioni sui voli dirottati o cancellati ci si può rivolgere alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito dell’aeroporto www.aeroporto.