18.40 – Arrivano dalla Regione i dettagli sull’affluenza siciliana. Nel dettaglio, il dato provinciale di affluenza nell’Agrigentino, dove si votava in 14 comuni, si è attestato al 48,21% degli aventi diritto (58.066 votanti); nella provincia di Caltanissetta (5 comuni) ha votato il 40,63% degli elettori (12.729); in provincia di Catania (19 comuni alle urne), il 57% degli elettori (280.779); nell’Ennese (9 i comuni interessati) ha votato il 50,43% degli elettori (45.066), nel Messinese, la provincia con più comuni al voto (32), l’affluenza si è attestata al 63,67% (54.069); nella provincia di Palermo (con 25 comuni al voto), si è recato alle urne il 60,24% degli aventi diritto (59.299); nel Ragusano (4 comuni), affluenza del 57,89% (83.626) e nel Siracusano (8 comuni) del 57,35% (89.404); nella provincia di Trapani (12 comuni al voto) affluenza al 59,17% (73.106). Il comune con più votanti in Sicilia è risultato Santa Domenica Vittoria, nel Messinese, in cui ha votato il 79,74%; seguito da Cerda e Geraci Siculo, in provincia di Palermo, rispettivamente con il 77,13 e il 76,58 per cento. Quello in cui si sono registrati meno votanti, invece, è Sant’Angelo Muxaro, nell’Agrigentino, con solo il 28,90 per cento di votanti.
18.36 – Espressioni dimesse nella sede elettorale di Maurizio Caserta. “Gli elettori – dice il candidato dei progressisti a Catania – hanno sempre ragione, avranno visto giusto. Noi non andiamo via, restiamo: in Consiglio comunale e nella società. Questo risultato non è una smobilitazione, è l’inizio di un percorso”. Caserta dunque ha ammesso la sconfitta: “I dati sono questi e il risultato è abbastanza chiaro. Noi siamo soddisfatti per quello che abbiamo fatto, siamo fiduciosi, determinati e tenaci. Ho chiamato l’avvocato Enrico Trantino per congratularmi, ma non sono riuscito a parlare ancora con lui”.
18.23 – “Non potete chiamarmi ancora sindaco, fino a quando il dato non sarà consolidato non è possibile farlo, per rispetto degli elettori, poi gli exit poll possono essere ribaltati”, ha detto, parlando con i giornalisti nella sede del comitato elettorale, il candidato del centrodestra a Catania, Enrico Trantino di FdI. “Questo Comune per la condizione che vive – ha sottolineato – non permette trionfalismi; solo grande senso di responsabilità. Se verranno confermate le proiezioni, subito si avvierà una serie di tavoli per verificare alcuni fondamentali da cui dipende l’inizio di questa amministrazione. C’è tanto di buono in questa coalizione. Non dimentichiamo che è la coalizione del governo regionale e nazionale e quindi c’è una sintesi assolutamente perfetta che consente di essere anche ottimisti su questo governo. Dispiace per la bassa affluenza, che dovrà servire da monito per invogliare la gente in futuro ad appassionarsi alla politica e ad andare a votare”. “Con il presidente Meloni non ho parlato, lo farò stasera tardi quando ci saranno dati ufficiali e consolidati – ha aggiunto Trantino -. Registro però che il centrodestra ha dato una bella prova in tutto il territorio nazionale, e se non sbaglio abbiamo perso soltanto Vicenza per una manciata di voti. Questo significa che, alla prova dei fatti, il governo Meloni regge benissimo. Anzi è stato premiato dagli italiani e deve continuare su questa strada”.
17.49 – “Sugli exit poll non facciamo nulla, prima dei dati reali non parlo”. Così, entrando nella sede del comitato elettorale, si è espresso il candidato del centrodestra a Catania, Enrico Trantino.
17.38 – Arriva il dato conclusivo dell’affluenza in Sicilia: 56,39%.
17.28 – Affluenza definitiva: Catania al 52,65%, contro il 53,13% delle amministrative del 2018. Sono andati a votare 137.484 elettori su 261.109 aventi diritto. Maggiore l’affluenza tra gli uomini (53,77%) rispetto alle donne (51,66%).
17.27 – Potrebbero essere decise al ballottaggio le elezioni comunali a Trapani. Stando ai dati della seconda proiezione (Noto sondaggi per Videoregione Sicilia) – su un campione del 30% -, il sindaco uscente Giacomo Tranchida, candidato del centrosinistra, è al 38,7%, poco distante dal candidato del centrodestra Maurizio Miceli, fermo al 37,7%.
17.24 – “Ovviamente sempre con la giusta prudenza, però possiamo certamente affermare che questo è un risultato frutto di una alleanza granitica, di una coalizione granitica che parte naturalmente dal governo regionale”. Sergio Parisi, assessore designato della giunta di Enrico Trantino, commenta le prime proiezioni che danno al 66% l’esponente di FdI. “l partiti del centrodestra – aggiunge Parisi – hanno avuto la lungimiranza di stare tutti insieme senza alcuna frizione e questo è un risultato che in qualche modo era scontato e che probabilmente ci porterà a superare la soglia del 40% e vincere queste elezioni”. Nella segreteria politica di Trantino c’è già aria di festa.
17.09 – Alle elezioni comunali di Catania il candidato del centrodestra Enrico Trantino è al 66,6% delle preferenze, secondo i primi dati delle proiezioni. Seconda piazza, con il 22,8%, per il candidato del centrosinistra Maurizio Caserta.
17.07 – Secondo le prime proiezioni, a Siracusa si va verso il ballottaggio tra Ferdinando Messina e Francesco Italia. Il primo, candidato del centrodestra, è avanti col 30,5% delle preferenze, mentre il secondo, espressione di alcune liste civiche, è al 27,8%. Più staccata, in terza posizione, la candidata del centrosinistra-M5s Renata Giunta con il 18%.
16.58 – Il sindaco uscente di Ragusa, Giuseppe Cassì, è ampiamente in testa alle elezioni comunali. Stando ai primi dati delle proiezioni è al 64,2%, davanti al candidato del centrosinistra Riccardo Schinnà, fermo al 17,9%. A Trapani il sindaco uscente Giacomo Tranchida – candidato del centrosinistra – è in vantaggio con il 39,8% delle preferenze, sempre secondo le prime proiezioni. In seconda posizione, col 37,9% dei voti, c’è il candidato del centrodestra Maurizio Miceli. Sarà dunque una sfida al fotofinish per sapere se si andrà al ballottaggio.
16.52 – Arrivano i numeri dell’affluenza definitiva in tre dei quattro capoluoghi siciliani: 56% a Ragusa, 55% a Siracusa, 54% a Trapani. Manca solo Catania.
15.27 – A Trapani il candidato del centrodestra Maurizio Miceli è avanti negli exit poll (Noto sondaggi per Videoregione Sicilia) con una forbice compresa tra il 42% e il 46%. Segue al secondo posto il sindaco uscente Giacomo Tranchida – candidato del centrosinistra – con una forbice tra il 38% e il 42%.
15.26 – A Ragusa il sindaco uscente Giuseppe Cassì – candidato di cinque liste civiche – è avanti negli exit poll (Noto sondaggi per Videoregione Sicilia) con una forbice compresa tra il 59% e il 63%. Segue al secondo posto il candidato del centrosinistra Riccardo Schinnà con una forbice tra il 18% e il 22%.
15.25 – A Siracusa il candidato del centrodestra Ferdinando Messina è avanti negli exit poll (Noto sondaggi per Videoregione Sicilia) con una forbice compresa tra il 24% e il 28%. Segue al secondo posto la candidata del centrosinistra e del M5s, Renata Giunta, con una forbice tra il 23% e il 27%. Terza piazza per il sindaco uscente Francesco Italia, candidato di alcune liste civiche, con il 20-24%.
15.15 – Alle elezioni comunali di Catania il candidato del centrodestra Enrico Tarantino è avanti negli exit poll (Noto sondaggi per Videoregione Sicilia) con una forbice compresa tra il 56% e il 60%. Al secondo posto il candidato del centrosinistra Maurizio Caserta con una forbice tra il 27,5% e il 31,5%.
15.01 – Stop al voto in Sicilia. Dalle 15 i seggi sono chiusi ed è cominciato lo scrutinio per le elezioni amministrative. Sono 128 i comuni coinvolti per il rinnovo dei sindaci e dei Consigli comunali. Quattro i capoluoghi di provincia chiamati alle urne: Catania, Ragusa, Trapani e Siracusa. Ci sono anche altri 11 grossi centri: Licata, Aci Sant’Antonio, Acireale, Belpasso, Biancavilla, Gravina di Catania, Mascalucia, Piazza Armerina, Comiso, Modica, Carlentini. Cinque i Comuni attualmente commissariati: Catania, Aidone (En), Trabia (Pa), Modica (Rg) e Priolo (Sr). Al voto anche Barrafranca (En), che nell’aprile del 2021 è stato sciolto per mafia.
A conclusione della giornata di domenica la percentuale dei votanti è stata del 44,38%. In particolare a Catania il dato dell’affluenza è del 39,89%, a Ragusa del 43,31%, a Siracusa del 42,40%, a Trapani del 42,89%. In Sicilia la soglia da superare per essere eletti al primo turno è del 40% dei voti espressi. In 113 centri (fino a 15 mila abitanti) si voterà con il sistema maggioritario, in quindici comuni (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà l’11 e 12 giugno) con quello proporzionale.
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