CASTELVETRANO (TRAPANI) – È in corso da questa mattina l’operazione di sgombero dell’ex cementificio ‘Calcestruzzi Selinunte’ a Castelvetrano. All’interno si trova un gruppo di migranti residenziali. L’operazione vede coinvolti poliziotti in tenuta antisommossa, vigili del fuoco, operatori della Croce Rossa Italiana e Asp Trapani. Presenti anche anche i mediatori culturali che stanno invitando i migranti presenti all’interno a recuperare gli effetti personali e a lasciare il campo. Sul posto è arrivato il questore di Trapani, Salvatore La Rosa. Nelle settimane scorse proprio per l’attività di spaccio e prostituzione che si svolge nella zona, i consiglieri comunali e gli assessori di Campobello di Mazara avevano inviato una lettera a prefetto e questore, evidenziando problemi di ordine pubblico. Stessa posizione assunta dal circolo locale Pd.
L’operazione di sgombero è l’epilogo dell’attività del tavolo permanente istituito in prefettura a Trapani nel giugno 2021. In una nota diramata dalla prefettura viene ricordato che “il tavolo si è riunito più volte con la partecipazione di tutti gli attori istituzionali coinvolti, fino allo scorso 16 maggio, al fine di individuare strategie condivise e creare le condizioni per una definitiva risoluzione della problematica”. La decisione di attuare lo sgombero è stata poi decisa in sede di Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, “quando i tempi fossero ormai maturi”. Lo scorso 21 febbraio il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano ha adottato l’ordinanza di sgombero.
Dalle 6 di stamattina risulta chiusa al transito la Sp 56 che congiunge Campobello di Mazara con Selinunte, per consentire le operazioni di sgombero. Il tratto vietato è compreso tra l’abitato di Campobello e l’incrocio per la frazione di Triscina. I varchi sono controllati dalla Polizia municipale di Campobello e Castelvetrano. I migranti irregolari presenti all’interno dell’ex cementificio saranno trasferiti nella sede del commissariato di pubblica sicurezza di Castelvetrano per le procedure di identificazione. Le procedure di identificazione e di foto-segnalamento saranno a cura del personale dell’ufficio immigrazione e della polizia scientifica della questura. I migranti regolari, invece, verranno accolti nel campo allestito dalla Croce Rossa Italiana nell’ex oleificio ‘Fontane d’oro’ di Campobello di Mazara.