I tumori retroperitoneali sono neoplasie rare e costituiscono circa il 10-15% dei sarcomi dei tessuti molli, vale a dire solamente l’1% di tutti i tumori. Spesso si tratta di voluminose lesioni, in media di 10 cm di dimensione, ma che possono raggiungere ragguardevoli dimensioni, fino anche a occupare l’intero addome. Il trattamento chirurgico di asportazione completa rappresenta il trattamento standard, e nei sarcomi del retroperitoneo in particolar modo la qualità della chirurgia iniziale è correlata con la sopravvivenza nel lungo termine. Infatti, il rischio maggiore è rappresentato dalla recidiva locale, mentre meno frequente è l’evento di ricaduta con metastasi a distanza.
Proprio uno di questi casi si è trovato davanti l’equipe chirurgica dell’ospedale Cimino di Termini Imerese che è stata impegnata per 9 ore nella asportazione di ben 16 kg su un paziente di 59 anni. Al tavolo operatorio si sono alternati 4 chirurghi: il primario, Giacomo Urso, Gabriele Spinelli, Maria Angela Di Maggio e Donatella Costanzo. “In casi come questi, l’impegno del chirurgo è totalizzante – ha sottolineato Urso – si tratta di interventi per patologie che possono manifestarsi sempre in modi diversi coinvolgendo strutture anatomiche importanti. La scelta dell’approccio, sebbene studiata nel preoperatorio, deve essere affrontata direttamente sul campo operatorio e ‘cucita’ sul paziente”.
La lunga anestesia del paziente è stata curata dalla specialista, Sara Di Miceli, del servizio di Anestesia e Rianimazione, diretto da Bruna Piazza, mentre l’equipe infermieristica è stata coordinata da Salvatore Dolce. La Chirurgia generale del Cimino è stata individuata quale centro di riferimento nella rete regionale del Pdta per il trattamento del tumore del colon retto.