CATANIA – Hanno firmato il contratto i nuovi ‘ex precari’, adesso stabilizzati, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Rodolico-San Marco sotto la direzione di Gaetano Sirna. A essere entrati di ruolo ufficialmente il 1° giugno sono in 86, tra personale sanitario, sociosanitario e amministrativo, appartenenti all’area del comparto. Si tratta, nel dettaglio, di 9 assistenti amministrativi, 10 funzionari amministrativi, 4 tecnici di laboratorio biomedico, 2 fisioterapisti, 4 operatori socio sanitari, 1 tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, 1 infermiere pediatrico, 1 assistente sociale, 1 tecnico di radiologia medica, 1 ostetrica, 1 audiometrista e 51 infermieri, reclutati attraverso la procedura della stabilizzazione diretta per il personale sanitario, sociosanitario e amministrativo che abbia maturato “al 31 dicembre 2022 alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022”.
Tutti gli stabilizzati hanno partecipato all’avviso pubblico di ricognizione, a seguito della deliberazione del direttore generale n.840 del 14/04/2023, avente oggetto la “stabilizzazione per il personale in possesso dei requisiti di cui all’art. 1, comma 268, lett. b) della Legge n. 234 del 30/12/2021, come modificata dal D.L. 29/12/2022 n. 198 (cosiddetto ‘decreto milleproroghe’), convertito con Legge 24/02/2023 n. 14”, finalizzato al superamento del problema del precariato. Come prevede la legge, le stabilizzazioni procedono “al fine di rafforzare strutturalmente i servizi sanitari regionali anche per il recupero delle liste d’attesa e di consentire la valorizzazione della professionalità acquisita dal personale che ha prestato servizio anche durante l’emergenza da Covid-19”.
“Abbiamo seguito le disposizioni della normativa e dell’assessorato regionale alla Salute – spiega il direttore Sirna – compiendo i passaggi previsti allo scopo di procedere alla stabilizzazione del personale precario che avesse maturato i requisiti. Procederemo man mano fino a quando le direttive ci daranno la possibilità di assorbire l’intero bacino dei lavoratori che si trovano in queste condizioni, sempre in conformità al tetto di spesa e all’equilibrio economico-finanziario aziendale. I nostri obiettivi sono quelli di valorizzare le professionalità acquisite da questa azienda, sulle quali, tra l’altro, la nostra amministrazione ha fortemente investito in termini di know-how. In particolare, durante il delicato e complesso periodo caratterizzato dall’emergenza pandemica, questi lavoratori si sono distinti per competenza nell’aiutare i sanitari a non fare collassare il sistema sanitario”.