PALERMO – Il Tribunale del Riesame ha annullato il sequestro dei conti dell’Amap, circa 20 milioni di euro. Il sequestro preventivo era stato emesso dal gip su richiesta della Procura europea nei confronti della società a capitale interamente pubblico che gestisce il servizio idrico nel capoluogo e in provincia. Il provvedimento riguarda anche vertici dell’azienda: il direttore generale Giuseppe Ragonese, 63 anni, e l’amministratore unico Maria Concetta Prestigiacomo, 70 anni, in carica dal 23 marzo 2014 al 18 marzo 2019, e il suo successore nell’incarico, Alessandro Di Martino, 53 anni. Sono indagati per indebita percezione di erogazioni pubbliche aggravato dalla qualifica di “incaricati di pubblico servizio”. Secondo le indagini dei finanzieri avrebbero causato un danno superiore a 100 mila euro agli interessi finanziari dell’Unione europea.