CATANIA – “In termini di impegno abbiamo già dato rassicurazioni al sindaco Trantino sulle questioni della sicurezza”. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi commenta così riunione del comitato per l’ordine alla quale ha partecipato in prefettura. “Abbiamo fatto una ricognizione importante di quelli che sono i temi generali della sicurezza a Catania che, nonostante la specificità, non sono del tutto distanti da quelli di altre realtà di tipo metropolitano – aggiunge -. L’esercito? Già è in campo. Catania beneficia di una limitata quota di 16 unità di personale delle forze armate per il progetto ‘Strade sicure’, complementare a quello delle forze di polizia sul territorio”. Per le città metropolitane come Catania, ha concluso Piantedosi, “abbiamo in corso finanziamenti sino a un milione di euro di risorse aggiuntive per la sicurezza urbana. Si parla di un incremento di qualche decina di unità aggiuntiva di forze dell’ordine entro fine anno”.
Piantedosi ha anche risposto alla domanda di un giornalista sul ballottaggio di Acireale, dove uno dei due aspiranti sindaci, Roberto Barbagallo, ha una condanna in primo grado a un anno e quattro mesi, pena sospesa, per presunte richieste illecite a un vigile urbano nel 2018 mentre era il primo cittadino in carica: “Vediamo innanzitutto se i cittadini lo eleggono, dopodiché ci si porrà il problema. Su questo ci sono le garanzie massime possibili. Non c’è timore che ci possa essere un abbassamento dell’attenzione. Vediamo innanzitutto chi vince e poi vediamo se ci sono i presupposti per quello che si potrà fare. La prefettura di Catania offre il massimo delle garanzie affinché ci possa essere la massima attenzione su questo tipo di problema. Con tutto il rispetto, non è una cosa che si risolve con due battute”.