Raffica di partenze dal Nordafrica ed emergenza immigrazione che non conosce fine. Nel primo pomeriggio, a Pozzallo, si sono concluse le procedure di identificazione dei 159 migranti salvati al largo delle coste iblee. I naufraghi si trovavano su un barchino e sono stati soccorsi da due motovedette della Guardia costiera a circa 150 miglia marine dalle coste siciliane. Tra i migranti anche una cinquantina di minori, tra cui un ragazzino tetraplegico. Per un bimbo di un anno e mezzo è stato disposto il trasferimento all’ospedale Maggiore-Baglieri di Modica per accertamenti per una sospetta infezione cutanea. Ed altri 117 migranti sono sbarcati a Lampedusa. Tre i barchini soccorsi, nelle acque antistanti all’isola, dalle motovedette Guardia di finanza.
Salgono a 5, a partire dalla mezzanotte, gli approdi con un totale di 242 persone. Su uno dei tre barchini soccorsi c’erano 55 (3 donne) sedicenti indiani, eritrei, siriani, egiziani e pachistani, partiti a loro dire da Zwara in Libia pagando 12mila dinari libici. Quarantadue (1 donna) i migranti, originari di Congo, Burkina Faso e Guinea, che erano su una barca di metallo di 7 metri salpata da Sfax in Tunisia. Sull’ultimo barchino soccorso c’erano 20 tunisini partiti da Sfax. Anche loro, dopo un primo triage sanitario a molo Favarolo, sono stati portati nella struttura di primissima accoglienza di contrada Imbriacola. Nel tardo pomeriggio sono approdati altri 127 migranti che hanno dichiarato di essere originari di Costa d’Avorio, Gambia, Guinea, Mali, Nigeria e Sudan. All’hotspot di contrada Imbriacola, dove tutti sono stati trasferiti, ci sono 400 persone. Le condizioni meteo-marine favorevoli lasciano pensare che l’ondata di sbarchi proseguirà nelle prossime ore.