Il presidente della Regione siciliana Renato Schifani ha delegato l’assessore all’Agricoltura e vicepresidente della giunta, Luca Sammartino, alla gestione dei rapporti del governo con il Parlamento siciliano e alla presidenza dell’Assemblea regionale. Inoltre alla vigilia della definizione della nuova programmazione relativa ai Fondi comunitari 2021/27 e alle risorse del Pnrr, e sulla spinta di una conseguente richiesta dei partiti di maggioranza, il governatore ha riassunto la delega della Programmazione, assegnata a novembre all’assessore all’Economia Marco Falcone.
“Lo ringrazio per l’impegno profuso e l’ottimo lavoro svolto in questi primi mesi di avvio della legislatura”, ha detto Schifani. Secondo il sindaco di Taormina e deputato regionale Cateno De Luca “per bloccare un emendamento alla manovrina in discussione nel Parlamento regionale che prevede per i Comuni dove ricadono parchi e siti archeologici in cui si organizzano grandi eventi un ristoro economico del 10-20% sul totale dei biglietti venduti per coprire le spese del decoro urbano, il presidente Schifani ieri a mezzanotte ha minacciato le dimissioni”.
Una dichiarazione che l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, ha provato a neutralizzare: “Non ci sono divisioni in giunta – ha affermato – e i non ho mai ricevuto minacce dal presidente, con il quale sto lavorando in piena sintonia per andare incontro alle legittime istanze manifestate non soltanto dal Comune di Taormina, ma da tutti i centri siciliani nei quali ricadono parchi e siti archeologici. Assieme al governo regionale siamo al fianco di tutti i sindaci per risolvere le problematiche relative agli enti locali”.
Una versione che non ha frenato gli attacchi dell’opposizione: “Se questo della manovrina-bis doveva essere un banco di prova per testare lo stato di salute della maggioranza – affermano i capigruppo del M5s e del Pd all’Ars, Antonio De Luca e Michele Catanzaro, in una dichiarazione congiunta -, per Schifani e i suoi non ci sono certo buone notizie e le prospettive per questo governo sono tutt’altro che rosee. Questo governo sembra già alla frutta”.