MESSINA – I finanzieri del nucleo di polizia economico e finanziaria di Palermo hanno eseguito un sequestro del gip di Messina nei confronti della Caronte&Tourist, la compagnia di navigazione che collega Milazzo alle isole Eolie e Palermo e Ustica. E’ il seguito dell’operazione Alto Mare che nel 2020 aveva portato al sequestro di tre traghetti e 3 milioni e mezzo di euro. Il sequestro è scattato ad altri tre traghetti: Helga, che viaggia sulla linea Palermo-Ustica, Bridge che fa rotta per le isole Eolie, e l’Ulisse, prima impiegato sulla linea Palermo-Ustica e adesso per il traffico merci sullo Stretto. I passeggeri sono stati riprotetti dalla compagnia su altre navi. In corso di esecuzione da parte delle Fiamme gialle anche il sequestro preventivo di beni per circa 30 milioni di euro.
Secondo le indagini dei finanzieri le navi non sarebbero attrezzate per trasportare viaggiatori a mobilità ridotta: disabili, anziani, donne e uomini con passeggini al seguito. Requisito dichiarato dalla società al momento di partecipare al bando regionale per i collegamenti da Milazzo alle isole Eolie e da Palermo a Ustica. Le fiamme gialle del comando provinciale di Palermo, agli ordini del generale Domenico Napolitano, hanno notificato un decreto emesso dal giudice per le indagini preliminari di Messina, su richiesta della Procura.
Nell’inchiesta sono indagate quattro persone: Vincenzo Franza, 59 anni, presidente del consiglio di amministrazione della compagnia di navigazione, l’ad Edoardo Bonanno, e anche Sergio La Cava e Luigi Genchi, in passato amministratori della ‘Navigazione generale italiana Spa’ che fu incorporata nel 2017 dalla Caronte&Tourist. Sono tutti indagati per frode nelle pubbliche forniture. A La Cava vengono contestate anche la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e la falsità ideologica. I finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo, guidati dal colonnello Gianluca Angelini, hanno eseguito verifiche sulla gara bandita dalla Regione siciliana e aggiudicata a inizio 2016. Durata 5 anni, ma ancora oggi in proroga. Valore dei lotti: 44 milioni di euro.
Questa la replica di Caronte&Tourist: “Prendiamo atto con enorme sorpresa del provvedimento, per vicende relative alle gare per i servizi di trasporto marittimo del 2015, in conseguenza del quale tre nostre navi si trovano nuovamente sottoposte a sequestro. La sorpresa deriva dal fatto che già a suo tempo avevamo esposto una serie di elementi sia tecnici che giuridici a dimostrazione della insussistenza dei reati (sostanzialmente gli stessi) anche allora ipotizzati in un procedimento riguardante altro lotto della medesima gara. In quella sede le nostre tesi erano state ben valutate con la presa d’atto finale che non c’era alcun pericolo per la sicurezza delle persone e dei passeggeri con mobilità ridotta (Pmr), come del resto certificato dall’ente tecnico che per legge è tenuto a fornire tale attestazione. Ribadiamo pertanto la assoluta linearità e legalità dei nostri comportamenti, dovendosi inquadrare la vicenda nell’ambito della interpretazione delle normative a tutela del diritto alla mobilità e alla sicurezza delle Pmr. Interpretazione la nostra che ha trovato conferma nelle attestazioni dell’ente certificatore oltre che in numerose sentenze dell’autorità giurisdizionale amministrativa e da ultimo in una sentenza del tribunale di Cagliari, che in una vicenda processuale assolutamente sovrapponibile ha prosciolto la compagnia di navigazione coinvolta per l’insussistenza del reato”.