C’è anche Catania fra le 3 province con dimostrata circolazione del virus del West Nile in vettori, ovvero le zanzare, e in animali da loro contagiati. Nella provincia etnea è stata confermata la positività in pool di zanzare, mentre nelle province di Varese e di Ravenna negli uccelli. Tuttavia dall’inizio dello scorso maggio non sono stati segnalati in Italia casi di infezione nell’uomo. Questo secondo il bollettino della sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus, con dati aggiornati al 21 giugno 2023.
Particolarmente forte è stata l’epidemia dello scorso anno in Italia. Dall’inizio di giugno 2022 a novembre 2022 erano sono stati segnalati in Italia 588 casi confermati di infezione e, di questi, 295 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (39 Piemonte, 26 Lombardia, 142 Veneto, 5 Friuli-Venezia Giulia, 69 Emilia-Romagna, 3 Toscana, 3 Sicilia, 8 Sardegna).
Tra i casi confermati, c’erano stati anche 37 decessi. La malattia è provocata dal virus West Nile, isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto Ovest del fiume. Si è poi diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (in genere del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.