CATANIA – Resta critica la situazione nell’aeroporto Fontanarossa di Catania. Il Terminal A continua al momento a rimanere chiuso per consentire l’avvio delle operazioni di bonifica dopo l’incendio divampato domenica sera dal piano terra dello scalo etneo, in attesa della restituzione delle aree da parte delle autorità competenti. I vigili del fuoco etnei hanno annunciato che “dal sopralluogo effettuato nella giornata di ieri è emersa la necessità di effettuare ulteriori accertamenti tecnici e strumentali”. I tempi quindi sembrano destinati ad allungarsi.
“IL SEQUESTRO NON IMPEDISCE L’APERTURA”. Il sequestro disposto dalla Procura di Catania nel Terminal A dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini è “stato solo parziale e non impedisce la riapertura dello scalo”, secondo il procuratore Carmelo Zuccaro che ha aperto un’inchiesta per incendio colposo contro ignoti. Il provvedimento adottato è di natura probatoria ed è finalizzato a evitare che ci sia una modifica dei luoghi in vista di ulteriori accertamenti che dovranno ancora eseguiti.
Le indagini mirano ad accertare, oltre alle cause del rogo, anche se ci sono state violazioni delle norme sulla sicurezza. Il sequestro probatorio nello scalo riguarda un’area limitata del piano terra, agli arrivi, del Terminal A, che interessa la zona dei noleggi, un’uscita laterale e una per il punto taxi e parte di un bar. L’area prima di essere riaperta dovrà essere bonificata e messa in sicurezza. Restano ‘libere’ le zona arrivi e le scale mobili che collegano il piano con l’area partenze del Terminal A.
“DOMANI 20 VOLI, POI BASTA”. “Accetteremo venti voli ex Catania per domani, e nessuno da venerdì a domenica”, dice l’accountable manager e direttore generale di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, Natale Chieppa, che ha coordinato le operazioni legate al blocco dell’operatività di Catania. “L’infrastruttura sta reggendo – dice Chieppa -, ma per un aeroporto come Palermo che ha già di suo una crescita del 15% di traffico, il rischio è compromettere la qualità dei servizi, anche perché alcuni operatori aeroportuali stanno riscontrando difficoltà per via dell’enorme traffico e per le procedure scorrette di alcune compagnie che hanno inviato voli a Palermo senza preavviso. Siamo in continuo contatto con Enav, Enac e Assoclearance, con tutte le compagnie e abbiamo già comunicato che domani, giovedì 20 luglio, accetteremo al massimo venti voli ex Catania, mentre da venerdì fino a domenica non ci sarà spazio per nessun volo oltre ai nostri”. Nei giorni scorsi, ricorda Gesap, l’aeroporto di Palermo ha fatto atterrare oltre 45 voli, compresi i 330-200 di Ita con 250 persone a bordo.
“Non posso che stigmatizzare l’atteggiamento della direzione generale dell’aeroporto di Palermo – dichiara il presidente della Regione Renato Schifani -, che senza un doveroso confronto con gli organi di controllo ha dichiarato di non accettare più voli destinati originariamente allo scalo di Catania, ingenerando così uno stato di allarmismo e tensione sociale in quanti hanno scelto di trovare in Sicilia, simbolo dell’accoglienza, un luogo ideale per le vacanze. In un momento in cui il sistema dei trasporti aerei in Sicilia è fortemente messo a rischio, non può che richiamarsi tutto il sistema della mobilità a porre in essere ogni sforzo necessario a superare la criticità del momento, in una logica di leale collaborazione istituzionale”.
DAL TERMINAL C 10 ARRIVI E 10 PARTENZE. Sono 10 gli arrivi e 10 le partenze programmate per tutta la giornata di oggi dal Terminal C dell’aeroporto. Ecco l’elenco dei voli Ryanair in arrivo oggi: FR 2261 da Bergamo delle 17.25; FR 1019 da Torino delle 18.10; FR 1087 da Bologna delle 19.35; FR 8268 da Pisa delle 20.30; FR 6278 da Budapest delle 21.00. Le partenze Ryanair programmate per oggi sono FR 2262 per Bergamo delle 17.55; FR 1020 per Torino delle 18.40; Ryanair FR 1088 per Bologna delle 20.05; FR 8269 per Pisa delle 21.00 e FR 6279 per Budapest delle 21.50.
ALTRI 41 BUS AST PER COLLEGARE GLI SCALI. Intanto, l’Azienda siciliana trasporti per fronteggiare l’emergenza della temporanea e parziale chiusura dell’aeroporto Fontanarossa ha messo a disposizione 41 mezzi che collegano gli scali di Birgi, Punta Raisi e Comiso con Catania. La decisione fa seguito all’intervento del presidente della Regione, Renato Schifani, di concerto con l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò. L’obiettivo è quello di ridurre i disagi dei passeggeri che atterreranno in questi scali per poter poi raggiungere più facilmente le proprie destinazioni. Proprio ieri sono stati immatricolati 24 nuovi mezzi, che hanno integrato la flotta già messa a disposizione e il loro primo giorno di attività è coinciso con questa emergenza. L’Ast ha disposto l’invio dei nuovi autobus a Birgi per l’arrivo di migliaia di passeggeri e consentire inoltre i collegamenti con Catania e Palermo. Il servizio è gratuito per i passeggeri. Questo il piano dell’Ast: nove gli autobus che partono da Catania diretti a Punta Raisi; altri 2 invece da Punta Raisi raggiungono Catania, altri 6 autobus assicurano il collegamento da Trapani Birgi a Catania. Il piano è già scattato e proseguirà fino a quando non sarà cessata l’emergenza. L’Ast si è anche coordinata con le realtà locali per consentire gli spostamenti tra Fontanarossa e Comiso. Uno sforzo per l’Azienda per cercare di ridurre i disagi ai tanti viaggiatori, i cui voli sono stati dirottati da Catania gli altri scali.
“A CATANIA DANNI ENORMI”. Per il sindaco di Catania, Enrico Trantino, “è più che mai urgente e necessario che l’aeroporto Fontanarossa ritorni pienamente operativo, perché ogni giorno che passa aumentano i danni per il tessuto economico del territorio etneo. In più comprendiamo il disagio dei tanti che avevano programmato le loro vacanze, o che dovevano tornare al lavoro, oltre alle ansie dei numerosi familiari di ragazzi e bambini partiti per viaggi studio. Catania e la sua area metropolitana stanno patendo danni enormi. Ci sarà il tempo per parlare di colpe e inefficienze, ove dovessero essere accertate; in questo momento le polemiche e le accuse servono solo a dividere”.