CATANIA – “E’ caos negli aeroporti in Sicilia e nell’Isola deve intervenire il governo per garantire l’ordine pubblico, la sicurezza e i diritti dei passeggeri, anche attraverso l’invio dell’esercito. Lo afferma, in una nota, il Codacons che “lancia un appello al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, affinché intervenga sui disagi che si stanno registrando negli scali di Catania e Comiso”. “I viaggiatori – aggiunge l’associazione di consumatori – continuano a subire enormi disservizi dopo il rogo scoppiato a Fontanarossa e la situazione non solo non è tornata alla normalità, ma peggiora di giorno in giorno, con passeggeri abbandonati a loro stessi, scarsa informazione e nessuna assistenza a chi deve imbarcarsi dalla Sicilia. Per tale motivo chiediamo al governo, e in particolare al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, di gestire a livello nazionale la questione degli scali siciliani, anche attraverso l’invio dell’esercito per garantire l’ordine pubblico, assistenza e diritti degli utenti coinvolti in questo caos estivo”.
Intanto, secondo le stime di Assoturismo Confesercenti, le conseguenze dell’incendio all’aeroporto di Catania stanno creando gravi disagi per i viaggiatori e un danno d’immagine che rischia di pesare sull’attrattività dell’Isola in un momento particolare legato ai flussi turistici: i passeggeri coinvolti nei disagi potrebbero essere circa 255mila, di cui almeno il 60% turisti. I movimenti medi giornalieri dell’aeroporto di Catania sono 246 (decolli e atterraggi) e il numero di passeggeri del mese si attesta a circa 1,3 milioni, pari a una media di circa 36mila passeggeri al giorno tra partenze e arrivi. Di fatto ad oggi molti sono stati annullati o fatti decollare/atterrare da altri aeroporti della Sicilia e della Calabria. In 8 giorni, e in condizioni di normalità, l’aeroporto avrebbe dovuto movimentare tra partenze e arrivi almeno 291mila passeggeri e quindi, come anticipato, se effettivamente le difficoltà dovessero proseguire fino al 25 luglio i passeggeri coinvolti nei disagi potrebbero essere circa 255mila, di cui almeno il 60% turisti.
“Si tratta dunque di un’emergenza che va affrontata con decisione in modo da offrire ai visitatori la migliore assistenza mentre la società di gestione dell’aeroporto di Catania comunica che il Terminal A resterà al momento chiuso per consentire l’avvio delle operazioni di bonifica fino al 25 luglio”, commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti e di Confesercenti Sicilia. “Sperando che si tratti dell’ultimo aggiornamento, prima della riapertura, intanto i viaggiatori – dice – lamentano la totale assenza di informazioni e scarse indicazioni sugli orari di partenza dei voli, con passeggeri che sostano a terra non avendo un posto dove sedersi in attesa del proprio aereo. Disservizi che, se confermati, risulterebbero molto gravi e potrebbero configurare non solo una violazione dei diritti dei passeggeri, ma anche una pubblicità negativa che rischia di oscurare tutti gli sforzi compiuti per la promozione turistica della Sicilia. In attesa di comprendere le cause dell’incendio e di individuare le responsabilità di quanto accaduto è indispensabile pertanto agire per garantire modelli di assistenza adeguati”.
“Non è difficile, infatti, comprendere la pubblicità negativa che l’Isola sta recuperando in un momento così particolare, al centro delle vacanze estive, per cui occorre fare il massimo sforzo per organizzare una comunicazione in tempo reale che non dia la sensazione all’utenza di sentirsi abbandonata a se stessa. In questo senso si valuta positivamente l’istituzione di una task force presso l’assessorato regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti, per gestire l’emergenza e coordinare i collegamenti straordinari dagli aeroporti di Palermo, Comiso e Trapani verso Catania. Tuttavia – conclude – questi sforzi organizzativi andrebbero accompagnati a un piano d’emergenza anche per quanto riguarda l’aspetto della comunicazione in modo da informare in tempo reale come si evolve la situazione e dove decollano e atterrano i voli programmati per questi giorni”.