Patrick Zaki, condannato ieri a tre anni a Mansura sulla base di un articolo di opinione pubblicato nel 2020, ha ricevuto la grazia dal presidente egiziano al-Sisi. Il rilascio, ha detto uno dei legali del ricercatore, è previsto nelle prossime ore. Sua madre e suo zio sono andati alla stazione di polizia di Nuova Mansura per attenderlo: “Se Dio vuole, sarà a casa già oggi”. La grazia sarebbe stata frutto di una ‘lunga e costante trattativa’ tra il governo italiano e quello egiziano e l’Aise, l’agenzia di intelligence che si occupa dell’estero. ‘La notizia ci riempie di gioia’, esulta il rettore dell’università di Bologna dove Zaki si è laureato.
Appena 24 ore fa Zaki era stato portato via dall’aula attraverso il passaggio nella gabbia degli imputati tra le grida della madre e della fidanzata che attendevano all’esterno. “Mio Dio, me l’hanno preso, mio Dio me l’hanno preso”, aveva urlato la madre.