Catania: Enel schiera 570 persone, ma la città è ancora al collasso

Senza luce e acqua. Arrivano altri 150 tecnici. Musumeci: "Sistema inadeguato, bisogna resistere per altri due giorni"

CATANIA – Salgono a 570 le risorse di personale messo in campo da E-Distribuzione, società del gruppo Enel che gestisce le reti elettriche di media e bassa tensione, per fare fronte ai blackout di energia elettrica a Catania dovute al caldo che mette sotto stress centraline e la rete. Oggi l’arrivo di altri 150 tecnici, 40 di E-Distribuzione e 110 di imprese esterne, che si aggiungono ai 420 già presenti, cui circa 200 di imprese terze. Inoltre è previsto l’arrivo di 20 gruppi elettrogeni e ulteriori 4 power station di grande potenza che si affiancheranno alle 5 power station e ai 40 gruppi elettrogeni già presenti. Un grande sforzo, ma al momento la situazione in città resta drammatica, con moltissimi residenti senza acqua e luce.

“Abbiamo nuovamente ingiunto a Enel Distribuzione – dice il sindaco Enrico Trantino – di accelerare al massimo gli interventi di ripristino dell’energia elettrica in tutta la città pretendendo tempi certi per le soluzioni che devono comunque essere immediate”. Per ogni tipo di emergenza legata agli effetti del caldo il numero telefonico è 095 484000 (24 ore su 24), oppure quelli della polizia locale: 0957424212 e 0957424224.

Sono già attivi i locali climatizzati alle Ciminiere, dove potranno essere ospitati i soggetti fragili, con la fornitura di prima assistenza di pasti e bevande. Rimarranno aperti ogni giorno dalle 9 alle 21, fino a mercoledì prossimo, salvo cambiamenti e necessità. Il sindaco invita la cittadinanza “a moderare l’utilizzo dei condizionatori d’aria per non contribuire a eventuali nuovi distacchi di corrente elettrica”. Per segnalare un guasto è attivo tutti i giorni il numero verde 803 500.

Sula grave situazione il Codacons ha annunciato la presentazione di un esposto in Procura, con la richiesta al governo di proclamare lo stato di emergenza per la Sicilia: “Chiediamo alla magistratura di Catania di aprire una indagine per la fattispecie di interruzione di pubblico servizio. E’ intollerabile che migliaia di famiglie si ritrovino da giorni senza servizi essenziali come l’acqua o la corrente elettrica, una situazione che rischia di creare danni economici abnormi a cittadini ed esercizi commerciale, ma anche di mettere a rischio la salute pubblica”.

Secondo il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, che ha partecipato all’incontro in prefettura col sindaco, “stiamo pagando da un lato il cambiamento climatico, con l’arrivo dei Tropici in Italia, dall’altro un’infrastruttura che non appare assolutamente adeguata al nuovo contesto. L’eccessivo calore ha determinato un’incapacità di resistenza al calore dei cavi interrati. Altri due giorni saranno difficili: oggi e domani, anche da domani pomeriggio il nostro servizio meteo prevede un leggero miglioramento con un vento di maestrale che dovrebbe aiutare a ridurre la temperatura, facendola scendere da 45 a 35 gradi e questo secondo l’Enel può consentire di completare i lavori”.

 

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