CATANIA – L’utilizzo per la prima volta nel Sud Italia di una procedura endoscopica innovativa ha consentito di curare con buoni risultati un paziente con grave infezione all’addome ricoverato a Catania, tra il Policlinico e l’ospedale San Marco. Il 39enne presentava una situazione molto critica e un intervento chirurgico sarebbe stato gravato da un altissimo rischio di mortalità. L’unità operativa di Gastroenterologia diretta da Antonio Magnano ha usato una procedura dal nome anglosassone, “Endoluminal vacuum therapy” con sistema Eso-Sponge, che ha permesso di risolvere il problema in maniera non invasiva.
La complessa procedura è stata divisa in 5 sedute, distribuite tra il Policlinico e il San Marco, effettuate dall’équipe gastroenterologica guidata da Santi Mangiafico. Gli interventi, sono stati eseguiti tutti in anestesia generale. Un intervento delicato e impegnativo: nonostante il quadro clinico generale già fortemente compromesso, gli specialisti hanno scelto coraggiosamente di effettuare la procedura, studiando nei minimi dettagli l’operazione, anche confrontandosi con colleghi del Nord Italia, da dove proviene Santi Mangiafico, uno degli specialisti ormai ex “cervello in fuga”, rientrato da qualche mese in Sicilia.
Il paziente, dal canto suo, ha risposto positivamente al trattamento, mostrando da subito miglioramenti significativi, cresciuti progressivamente nel corso delle cinque sedute ripetute, con cadenza settimanale, dal personale dei due presidi.
Dopo un lungo ricovero al San Marco è tornato finalmente a casa in ottime condizioni cliniche e felice di aver superato, grazie all’intuizione dei medici, una situazione molto complessa, in cui la linea tra la vita e la morte è stata davvero molto sottile.