Il peschereccio Orizzonte, della marineria di Siracusa, è stato “attaccato in acque internazionali da una motovedetta libica che ha esploso contro numerosi colpi di mitra”. Lo rende noto il presidente della Federazione armatori siciliani, Fabio Micalizzi. “L’equipaggio e il comandante del peschereccio – aggiunge – sono stati miracolosamente in grado di mettersi in salvo, ma l’imbarcazione è ingovernabile. In questo momento è fondamentale fornire un intervento tempestivo e adeguato per salvare il peschereccio e assicurare tutti i membri dell’equipaggio”. Sul posto è arrivata una nave della Difesa italiana.
Secondo quanto riferito da Micalizzi, il peschereccio sarebbe in balia del mare per la rottura del timone, danneggiato dai colpi di mitra. L’equipaggio avrebbe difficoltà a comunicare perché non sarebbe più in possesso delle schede dei telefonini che sarebbero state sequestrate da militari libici. Anche il telefono satellitare sarebbe al momento inutilizzabile. Dopo il lancio dell’allarme da parte del peschereccio, spiega ancora Micalizzi, sul posto sarebbe arrivato per una prima ricognizione un elicottero italiano e dovrebbe arrivare anche una nave militare italiana. Nino Moscuzza, armatore dell’Orizzonte, “ha lanciato un appello disperato alla Federazione armatori siciliani – riferisce Micalizzi – per chiedere aiuto e attenzione da parte delle autorità italiane e dello Stato dopo che il suo peschereccio è stato oggetto di un gravissimo attacco in acque internazionali”.
Il presidente della Fas annuncia che “si riserva il diritto di denunciare le autorità libiche e i membri dell’equipaggio della motovedetta, che pare essere stata donata dall’Italia, per questo gravissimo attacco”. “Questo atto di violenza senza precedenti – aggiunge Micalizzi – ha scosso profondamente la comunità marittima siciliana e richiede una risposta decisa e immediata da parte delle istituzioni italiane e internazionali. Il sostegno e la solidarietà di tutta la comunità sono essenziali per aiutare Nino Moscuzza e l’equipaggio del peschereccio in questa situazione critica. La cooperazione tra tutte le parti coinvolte è fondamentale per garantire la sicurezza e la giustizia in questa delicata vicenda. La Federazione armatori siciliani si impegna a sostenere Nino Moscuzza e a fornire tutto il necessario per ottenere la giustizia e il recupero dell’imbarcazione danneggiata”. “In nome della sicurezza e della giustizia – chiosa Micalizzi – chiediamo a tutte le istituzioni competenti di intervenire rapidamente e con determinazione per risolvere questa grave situazione e garantire la sicurezza dei nostri pescatori e delle nostre acque internazionali”.