PALERMO – La sezione lavoro del tribunale di Palermo, con una sentenza del giudice Cinzia Soffientini, ha condannato per comportamento antisindacale l’ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Sicilia che ha violato il diritto all’informativa, non mettendo al corrente le sigle sindacali dell’apertura di uno sportello presso il tribunale di Palermo dell’ufficio che si occupa della concessione e della gestione delle misure alternative alla detenzione: affidamento in prova al servizio sociale, affidamento in casi particolari, detenzione domiciliare e semilibertà.
E’ stato il segretario generale di Palermo della Uilpa, Alfonso Farruggia, a denunciare la vicenda, a suo dire emblematica della mancata interlocuzione che, ormai da tempo caratterizzerebbe i rapporti tra l’amministrazione e le organizzazioni dei lavoratori. Il direttore dell’ufficio interdistrettuale non avrebbe provveduto a trasmettere alle sigle sindacali aventi diritto gli atti relativi all’istituzione, alla composizione e al funzionamento dello sportello di messa alla prova attivato nella sede periferica del nuovo palazzo di giustizia del tribunale di Palermo. Il giudice ha accolto le tesi della Uilpa, assistita dall’avvocato Filippo Buttà. “Abbiamo appreso – ha sottolineato in diverse occasioni Farruggia – soltanto dagli organi di stampa dell’attivazione dello sportello: di certo, non un ufficio qualsiasi, in considerazione dell’estrema delicatezza delle sue funzioni. Nessuna informazione, infatti, era stata comunicata ai sindacati in merito all’ubicazione dello sportello distaccato, all’assegnazione del personale e ai criteri adottati per la scelta delle unità a esso destinate”.