E’ rimasto negli abissi per ottant’anni, ma dal mare riemerge una testimonianza della nostra storia, seppur dolorosa, visto che si tratta di un aereo precipitato a Pantelleria durante la Seconda guerra mondiale. Il caccia intercettore Macchi C. 202 Folgore è rimasto sott’acqua dal 1943 ad una trentina di metri di profondità in località Mursia. L’operazione di recupero è stata realizzata dall’Aeronautica militare – Distaccamento aeroportuale di Pantelleria, dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana e dalla Guardia costiera. Del velivolo, individuato in fondo al mare nel 2010, era stata già recuperata l’elica tripala metallica prodotta dalla Piaggio, già esposta nella sede dell’Aeronautica militare di Pantelleria. Nell’aprile scorso è stata realizzata una documentazione video-fotografica (anche in 3 D) che ha incluso anche il recupero del propulsore dell’aereo: un motore 12 cilindri invertito.
Grazie all’intervento del 3° Nucleo subacquei della Guardia costiera di Messina è stato completato il delicato recupero del piano alare, reso possibile utilizzando un supporto metallico creato direttamente sul fondale e collocando alla base una serie di palloni per il conseguente sollevamento. L’operazione, durata due giorni, ha permesso di riportare in superficie il fragile reperto che conserva ancora intatte molte delle sue componenti. Tutti i reperti sono stati collocati nella base dell’Aeronautica militare di Pantelleria per il primo trattamento di desalinizzazione. Poi verranno avviati gli interventi per il restauro e per la ricomposizione del velivolo che sarà esposto nell’hangar ‘Nervi’ a Pantelleria. GUARDA LE FOTO