TERRASINI (PALERMO) – Aveva appena ricevuto notizia che avrebbe perso il reddito di cittadinanza, ha fatto irruzione nella stanza del sindaco di Terrasini cospargendola di benzina e minacciando di dar fuoco a tutto. Sono stati attimi di grande paura e il segretario generale Cristofaro Ricupati ha cercato di dialogare con il sessantenne disoccupato. Alla fine è stato il presidente del Consiglio comunale, Marcello Maniaci, a farlo desistere. Immediato l’arrivo dei carabinieri e di un’ambulanza del 118.
“Quanto accaduto a Terrasini è la rappresentazione della bomba sociale che il governo Meloni potrebbe avere innescato”, dice il coordinatore regionale del M5s e vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola, che ha presentato un’interpellanza al presidente della Regione “per chiedere soluzioni in grado di dare una mano ai siciliani in gravi difficoltà economiche. Da domani – continua Di Paola – oltre 37 mila famiglie siciliane, il più alto numero tra le regioni italiane, saranno abbandonate a se stesse. A Palermo le sospensioni saranno 11.573, a Catania 8.974, a Trapani 3.144, ad Agrigento 2.986, a Siracusa 2.844 e numerose saranno nelle altre province. Mancheranno risorse non solo nelle tasche dei siciliani, ma anche incassi nei negozi e nelle attività commerciali di prossimità. Meloni prova a cancellare da Roma con un sms i poveri, ma in realtà li trasferisce alle Regioni, quasi tutte governate dal centrodestra, totalmente impreparate a gestire la situazione. Le Regioni passeranno la parola ai Comuni che sono senza fondi e senza personale”.