Si intensifica l’ondata di calore su tutta l’Italia e aumentano le città contrassegnate dal bollino rosso del ministero della Salute, che indica il massimo livello di rischio per tutta la popolazione. Se oggi le città in rosso sono 17, aumenteranno infatti a 20 martedì e arriveranno a 23 mercoledì 19 luglio. Domani le uniche città meno roventi saranno Bari, Catania, Civitavecchia, Milano, Reggio Calabria, Torino (con bollino arancione) e Genova (con bollino giallo). Mercoledì invece, su 27 città monitorate, solo Milano e Reggio Calabria saranno arancioni, mentre Bolzano (dopo due giorni di bollino rosso) e Genova avranno bollino giallo.
LE CITTA’ BOLLINO ROSSO. Le città contrassegnate dal bollino rosso domani sono: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo. Mercoledì, saranno contrassegnate dal bollino rosso le stesse città del giorno precedente tranne Bolzano, che passa dal bollino rosso al bollino giallo. Diventano invece rosse mercoledì, dall’arancione, Bari, Catania, Civitavecchia e Torino. Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione. Per comunicare i possibili effetti sulla salute delle ondate di calore il ministero elabora dei bollettini giornalieri per 27 città con previsioni a 24, 48 e 72 ore.
LA SICILIA DEI RECORD. La settimana di temperature estreme che sta investendo l’Italia arriverà a sfiorare l’attuale record, sia italiano che europeo, detenuto dalla Sicilia, vicino Siracusa: è stato registrato l’11 agosto 2021 dalla stazione del Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano di Contrada da Monasteri, dove sono stati toccati i 48,8 gradi. “L’evento però è ancora sotto esame dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale per la convalida”, dice Michele Brunetti, dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che riporta i dati dell’Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia. Si tratterebbe del record europeo, superiore non solo al valore di 48 gradi riconosciuto ufficialmente dalla Wmo, registrato ad Atene il 10 luglio 1977, ma anche ai 48,5 gradi registrati nel 1999 sempre in Sicilia a Catenanuova, in provincia di Enna, da una stazione posizionata in condizioni non standard.
CALDO DA PRIMATO DA TRAPANI A MARSALA. Sono state ben quattro le stazioni Sias che hanno battuto il record di temperatura massima della loro serie iniziata nel 2002, anno di installazione della rete del servizio agrometeorologico siciliano. La stazione Trapani Fontanasalsa ha registrato una massima di 43,5 °C superando il valore massimo precedente di 42,2 °C registrato il 24 giugno 2007. La stazione Marsala ha registrato una massima di 43,3 °C superando il valore massimo precedente di 41,9 °C registrato il 12 agosto 2021. La stazione Trapani Fulgatore ha registrato una massima di 42,8 °C superando il valore massimo precedente di 42,1 °C registrato il 21 giugno 2021. La stazione Erice ha registrato una massima di 40,4 °C superando il valore massimo precedente di 39,1 °C registrato il 07 agosto 2012. I valori non sono facilmente confrontabili con quelli registrati in passato in siti vicini ma differenti, ma si può ritenere che in quell’area l’ondata di caldo, pur risultando estrema, sia stata lievemente meno intensa di quella dell’agosto 1999. Il massimo valore oggi sulla rete Sias, 43,7 °C, è stato registrato dalla stazione Enna contrada Pasquasia, a bassa quota e quasi in fondovalle rispetto al centro urbano. Non è stato tuttavia raggiunto il massimo precedente.
L’ITALIA AL PRIMO POSTO. L’Italia si avvia dunque ad occupare il primo posto della classifica europea di temperature più alte mai registrate, facendo scivolare la Grecia al secondo posto ed il Portogallo al terzo, con i 47,4 gradi registrati il 1° agosto 2003 ad Amareleja. “A partire dal 1800 in Italia, come anche in altri Paesi del Mediterraneo, l’aumento delle temperature è stato particolarmente pronunciato, più che nel resto d’Europa”, aggiunge il ricercatore Isac-Cnr: “Circa mezzo grado in più ogni 10 anni, ma l’aumento sta accelerando. Questo vuol dire – prosegue Brunetti – che anche le temperature estreme sono in aumento, e quindi gli attuali record si apprestano indubbiamente ad essere superati”. La dimostrazione arriva dall’Agenzia Nazionale statunitense per gli Oceani e l’Atmosfera: i dati mostrano che il giugno appena concluso è stato il più caldo degli ultimi 174 anni. La temperatura media globale è stata di 1,05 gradi sopra la media, 0,13 gradi in più rispetto al precedente record stabilito a giugno 2020. Inoltre, giugno 2023 è stato anche il 532esimo mese consecutivo con temperature superiori alla media del XX secolo.
LA CONFERMA DELL’ONU. L’Onu ha annunciato oggi che i 48,8 °C registrati sulla Sicilia nel 2021 sono stati verificati come il record europeo di alta temperatura, rispetto al quale verrà misurata l’attuale ondata di caldo. L’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite (Wmo) conserva l’archivio meteorologico mondiale e gli estremi climatici e verifica scrupolosamente tutti i record dichiarati, inclusi temperatura, precipitazioni, aridità, velocità del vento e fulmini. “Il Wmo ha accettato un nuovo record di temperatura per l’Europa continentale di 48,8 gradi Celsius (119,8 gradi Fahrenheit) misurati in Sicilia l’11 agosto 2021”, ha affermato l’organizzazione con sede a Ginevra. “Un comitato di esperti ha verificato l’accuratezza della lettura della temperatura, ma non ha ancora pubblicato il rapporto completo. “È possibile che questo record venga battuto nei prossimi giorni con l’intensificarsi dell’ondata di caldo”.