CATANIA – C’è uno stato di fermo: si tratta di un uomo che si è consegnato spontaneamente alla polizia. Sarebbe lui che avrebbe esploso i colpi di pistola nella sparatoria avvenuta venerdì scorso a Nesima. Il terzo uomo che gli investigatori stavano cercando sin dall’inizio delle indagini. L’ipotesi di reato è tentato omicidio. Ora si aspetta di conoscere quale sarà la ricostruzione degli eventi attraverso sia la testimonianza dell’uomo che si è consegnato, sia di quella del 43enne italiano salvatosi dalla sparatoria lanciandosi dal balcone del secondo piano di uno stabile che s’affaccia su via Santo Cantone.
L’uomo, raggiunto da un proiettile alla clavicola, ha riportato anche la frattura di un piede. Lotta tra la vita e la morte, invece, l’altro ferito, un 27enne albanese, ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Garibaldi dopo essere stato centrato da due proiettili, alla testa e al collo. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c’è quella che vedrebbe i tre uomini presenti all’interno dell’appartamento ma senza essere da soli. Altre persone potrebbero essersi ritrovate per motivi ancora tutti da chiarire; così come sono tutte da chiarire le cause della sparatoria. Sul posto è stata recuperata una pistola e sono stati ritrovati tre bossoli.