CATANIA – Il Gup di Catania, Marina Rizza, ha condannato Sebastiano Miano a undici anni e quattro mesi reclusione e Giuseppe Santo Patanè a otto anni e sei mesi per tentato omicidio e rissa. Al centro del processo, celebrato col rito abbreviato, la sparatoria del 21 aprile del 2022 con un ferito all’esterno del porto avvenuta dopo una lite che sarebbe iniziata in una discoteca. Il giudice ha condannato a un anno e quattro mesi di reclusione, per rissa, il trapper Niko Pandetta, ex cantante neomelodico che dedicò una canzone allo zio, il boss Salvatore Cappello. Stessa pena, per l’identico reato, è stata comminata a Gabriele Gagliano, Salvatore Danilo Napoli e Gaetano Salici. Sull’accaduto ha indagato la squadra mobile della Questura di Catania coordinata dal procuratore aggiunto Fabio Scavone e dal sostituto Fabio Platania, che ha sostenuto l’accusa in aula. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni.